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Recensione Xiaomi Redmi 6 – Uno smartphone di nicchia

Nella continua corsa a tirar fuori il top di gamma dell’anno, Xiaomi non dimentica che gran parte del suo business a livello smartphone è legato alla fascia medio-bassa del mercato, e così  dopo solo 6 mesi di distanza dalla presentazione dell’ultimo modello appartenente alla serie Redmi ecco a sorpresa arrivare il Redmi 6 che stupisce anche per la scelta del processore con cui è stato equipaggiato, tornando ad una vecchia fiamma, ossia MediaTek. Non nascondo che amo testare molto di più questi smartphone che i cosiddetti flagship e quindi ringrazio Gearbest.com per aver reso possibile questa recensione completa.

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Confezione di vendita davvero compatta, proposta ormai nella classica colorazione rossa che identifica la variante cinese del device e con stilizzato il nome del prodotto sul frontale del box. All’interno la dotazione è davvero minimal, in quanto troviamo oltre allo smartphone anche il manuale utente in lingua cinese, foglietto per la garanzia (sempre cinese), il pin per l’estrazione del carrello SIM, cavo per ricarica e trasferimento dati micro USB ed infine un compatto caricatore con output 5V / 1A ed attacco cinese, per cui dovrete dotarvi di un adattatore così come di eventuali auricolari e cover di protezione non inclusi in confezione.

L’aspetto del Redmi 6 a tratti appare un pò “cheap” anche se in realtà la costruzione generale è eseguita a regola d’arte visto l’assenza di scricchiolii e punti deboli. Scocca completamente realizzata in policarbonato opaco che aiuta a preservare lo smartphone dal fastidioso grasso lasciato dalle impronte e che risulta realizzata nel classico design a 3 stadi, pertanto il blocco verrà interrotto da una linea orizzontale nella parte alta e bassa del device per separare le fasce dedicate alle antenne per la ricezione del segnale.

Sempre sul retro troviamo una doppia camera disposta orizzontalmente, in stile Mi A1, accompagnata da un flash LED. Una dotazione da non sottovalutare visto la fascia di prezzo dello smartphone. Proseguendo troviamo anche un comodo sensore per lo sblocco con impronta digitale che risulta quasi a filo della scocca, anch’esso realizzato in plastica ma che risulta rifinito da una sorta di fresatura circolare. Il sensore si è rivelato sempre affidabile ed abbastanza rapido nello sblocco (differenze di millisecondi rispetto a modelli più costosi) e permette anche funzioni extra, quali lo scatto di una foto oppure di proteggere l’accesso a determinate applicazioni.

redmi 6

Completa il design del retro di Redmi 6, lo speaker di sistema celato dietro una fila di fori. Purtroppo una posizione infelice in quanto ogni volta che posizioneremo il terminale su una superficie questa soffocherà il suono proveniente dalla cassa, mentre sarebbe bastato inserire un piccolo gradino per ovviare al problema. Un peccato perchè il volume massimo dello speaker è davvero di buon livello e seppur il suono risulti decisamente sbilanciato verso i mezzi toni è comunque un piacere giocare, ascoltare musica e fruire di contenuti multimediali. Il problema del suono soffocato invece non si presenta se teniamo il Redmi 6 in mano, ad esempio in posizione orizzontale mentre stiamo giocando a titoli come Real Racing 3.

La buona qualità costruttiva si nota anche nei profili leggermente curvati per favorire il grip già ottimo (dimensioni 147,5 x 71,5 x 8,3 mm, peso 146 grammi) e che ospitano il tasto power ed il bilanciere del volume sulla destra, che risultano privi di movimenti “ballerini” rispetto le loro sedi, tipico di prodotti a basso costo. Sulla sinistra troviamo il carrello SIM in grado di ospitarene 2 in formato nano oppure 1 SIM in formato nano ed una micro SD per l’espansione della memoria interna, fino a 256 GB, rinunciando quindi alla funzionalità Dual SIM Dual Standby.

Altra mancanza la riscontriamo sul profilo superiore dello smartphone, in quanto l’azienda non ha inserito l’iconico trasmettitore IR ma ha lasciato spazio solo l’ingresso jack da 3,5 mm ed il secondo microfono per la riduzione dei rumori ambientali, mentre in basso troviamo l’ingresso per la ricarica micro USB con supporto OTG ed il microfono principale.

Beh e se vogliamo continuare sul filone delle mancanze, allora comincio col parlarvi del vetro display che risulta privo di lavorazione 2.5D lasciando spazio invece ad un anti-estetico scalino. Però se vogliamo guardare ai lati positivi, sarà più facile applicare pellicole in vetro temprato ricoprendo la totale superficie del display che nella parte alta ospita la capsula auricolare, i sensori di prossimità e luminosità, la camera selfie ed un piccolo LED di notifica monocromatico in colorazione bianca.

redmi 6

Nessun tasto nella parte inferiore che risulta simmetrica rispetto quella superiore, mentre il display vero è proprio è un’unità a 10 tocchi IPS da 5,45 pollici in formato 18:9 che offre una risoluzione HD+ 720 x 1440 pixel, 295 PPI, rapporto di contrasto 1000:1 e rapporto schermo 80,5%. Design elegante grazie a spigoli arrotondati mentre i colori restituiti sono un pelo spenti e la resa cromatica non è di certo la migliore a cui abbia assistito su entry level targati Xiaomi. Risulta invece buona la fluidità di scorrimento, la visibilità sotto la luce diretta del sole e gli angoli di visione, seppur come tutti gli IPS non è il massimo la profondità delle tonalità nere. Non manca infine la possibilità di risveglio tramite doppio tap oppure tramite sollevamento del device, taratura della temperatura colore fino a 16 milioni di possibilità e filtro anti luce blu (modalità lettura).

Ricordiamo che siamo di fronte ad uno smartphone low cost, ma nonostante ciò Xiaomi Redmi 6 non vuole rinunciare a suo modo alle performance, che sono garantite dall’adozione del nuovo processore MediaTek Helio P22 (MT6762), octacore 64 bit ARM Cortex-A53 con frequenza di clock massima a 2.0 GHz e processo produttivo a 12 nm a cui si affianca una GPU PowerVR Rogue GE8320, 3 GB di memoria RAM di tipo LPDDR3 e 32 GB di storage interno eMMC 5.0 espandibile tramite micro SD.

BENCHMARK

E se qualcuno ha storto il naso per questo processore, deve ricredersi perchè senza problemi e soprattutto senza nessun surriscaldamento, Xiaomi Redmi 6 riesce a portarsi a casa ogni sorta di utilizzo, dal più blando a quello più stressante. Giochi come Real Racing 3 riescono a girare in modo fluido, senza perdite di frame mentre applicazioni pesanti come Facebook ed Instagram non sembrano scalfire più di tanto la fluidità di sistema. Forse la rapidità non è il punto di forza ma una volta caricate le applicazioni, non avremo nessun problema nell’usabilità quotidiana e questo non è da sottovalutare. Considerate che ho eseguito 4 benchmark uno dietro l’altro e Redmi 6 non ha dato un minimo segno di thermal throttling, un plauso a Xiaomi che ha saputo ben ottimizzare questo nuovo processore targato MediaTek.

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Anche il modulo GPS / AGPS / GLONASS / Beidou integrato mi ha decisamente sorpreso, per rapidità di aggancio ai satelliti e fermezza nel mantenere il segnale durante il tragitto. In Redmi 6 troviamo anche la funzionalità Dual 4G che conferma l’ottima ricezione telefonica dello smartphone, al netto dell’assenza del supporto alla banda 20, che non mi ha mai deluso in questi giorni di utilizzo. Qualità audio in capsula ottima e cristallina per entrambi gli interlocutori e lo speaker seppur sia posto in una posizione “infelice” è riuscito a fare il proprio lavoro anche in situazioni particolari: considerate che ho attivato la nuova SIM dell’operatore HO.mobile tramte videochiamata mentre mi trovavo all’interno di un affollato McDonald a cui stavo “scroccando” la connessione WiFi.

E visto che vi ho parlato di WiFi, il nostro Redmi 6, è risultato ottimo anche con questa connettività seppur sia dotato solo di un modulo monobanda 2.4 Ghz, ma con supporto al WiFi Direct. Anche la connessione Bluetooth di tipo 4.2 è risultata eccellente mentre va sottolineata la presenza della Radio FM, ormai quasi dimenticata da altri produttori. Sorvolo l’aspetto software in quanto attualmente l’entry level Xiaomi monta la ROM MIUI 9.6.5.0 China Stable su base Android 8.1 Oreo e patch di sicurezza aggiornate al 5 maggio 2018. Avrei voluto provare la nuova MIUI 10 tramite xiaomi.eu ma non vi è possibilità al momento di flashare ROM alternative a causa dell’assenza di TWRP. Pertanto è inutile che vi elenchi difetti di una ROM che in Italia non ha senso di esistere seppur siano molto interessanti le novità legate alla tecnologia AI: mi limiterò a dirvi che non ho avuto problemi nell’installare il Play Store ed i servizi Google tramite l’installer messo a disposizione nello store app di Xiaomi, così come non ho avuto problemi di sorta nella ricezione di notifiche varie. Inoltre Xiaomi proprio oggi ha rilasciato un nuovo aggiornamento che dovrebbe risolvere qualche bug e portare migliorie.

Ma con Xiaomi Redmi 6 non rinuncerete nemmeno a foto degne di entrare nel vostro album di ricordi, grazie ad un doppio modulo fotografico che si compone di un’ottica principale da 12 megapixel, sensore Sony IMX486, superficie pixel da 1,25 μm, apertura f/2.2, supportata da un‘ottica secondaria da 5 megapixel, sensore Samsung S5K5E8YX, apertura f/2.2 che permette quindi di scattare foto con effetto bokeh degne di nota grazie all’introduzione della tecnologia AI. Come per la stragrande maggioranza degli smartphone in commercio, il risultato è garantito in condizioni di buona illuminazione ed a tratti mi sono decisamente stupito per la qualità restituita (sempre in paragone alla fascia di prezzo), mentre al calar della luce ambientale il rumore di fondo diventa piuttosto evidente ed il flash non aiuta di molto, non tanto per la potenza che invece è risultata fin troppo alta ma dal fatto che i soggetti tenderanno ad essere “bruciati”. Ma diciamoci la verità chi acquista questa tipologia di smartphone di certo è consapevole che non può pretendere scatti da National Geographic.

Abbiamo però la funzione HDR automatico, e la possibilità di applicare filtri in tempo reale e girare video in Full HD a 30 fps, con stabilizzazione digitale dell’immagine che purtroppo non sembra funzionare, ma forse il problema è legato al software e quindi un futuro aggiornamento risolverà il bug, come ad esempio la futura MIUI 10. Possiamo anche effettuare time lapse e slow motion, seppur in quest’ultima circostanza ho riscontrato qualche volta dei lag, nel senso che il video finale è risultato scattoso. Forse il problema è legato alla messa a fuoco PDAF di cui è dotato il Redmi 6, che non è risultata rapida ma soprattutto risulta ben visibile il fenomeno di “focus hunting”.

Per la camera frontale Xiaomi ha pensato di dotare il Redmi 6 con un’ottica da 5 megapixel con superficie pixel da 1,12 μm ed apertura f/2.2 di cui si ignora al momento il tipo di sensore, seppur sia presumibile un OmniVision. In questo caso la qualità è sufficiente per condivisioni social e niente più ma è apprezzabile la presenza dell’HDR automatico, il quale lavora discretamente e la possibilità di girare video in Full HD a 30 fps. Ma soprattutto è apprezzabile che con la camera selfie potremmo effettuare lo sblocco con il volto, che seppur sia meno sicuro e poco ottimizzato in condizioni di buio rispetto il sensore d’impronte, è una feature molto apprezzata.

Completa la carrellata di caratteristiche di Redmi 6 una batteria da 3000 mAh che seppur possa risultare di scarsa autonomia, in realtà grazie al processore poco energivoro ed un display dalla bassa risoluzione, in realtà ci regala una durata decisamente ottima. Naturalmente tutto dipende dal reale utilizzo che un utente fa di uno smartphone e quindi mi limiterò a dirvi che la giornata stress è garantita. Peccato sia assente un supporto alla ricarica rapida, e quindi dovremmo accontentarci di un pieno di energia in circa 2 ore e 20 minuti tramite il caricatore in dotazione.

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CONCLUSIONI

Xiaomi Redmi 6 è sicuramente consigliato a chi è alla ricerca di uno smartphone maneggevole, con un ampio display ma senza esagerazioni. A conti fatti il processore MediaTek Helio P22 si è rivelato all’altezza delle aspettative e non mi ha fatto per nulla rimpiangere la CPU di Qualcomm. Sono riuscito ad affrontare le mie giornate senza alcun problema e considerando il futuro rilascio software MIUI 10, le cose possono solo migliorare sotto ogni aspetto. E’ vero Xiaomi poteva lavorare meglio su alcuni piccoli dettagli come l’inserimento dello scalino per non soffocare il suono emesso dallo speaker, oppure lasciare l’iconico trasmettitore IR ma in realtà l’unica pecca che posso riscontrare a questo Redmi 6 è il prezzo troppo simile se non superiore a quello di Redmi S2 (qui trovate la recensione completa), che a conti fatti risulta sia su carta che nella prova su campo, migliore di questo entry level.  Ma se state cercando uno smartphone affidabile e dalle dimensioni ridotte, simili a quelle di un 5 pollici, allora Xiaomi Redmi 6 è una soluzione azzeccata e lo è anche per chi magari è alla ricerca di un secondo smartphone, il cosiddetto muletto da battaglia. Quindi se sei tra questi utenti oppure semplicemente vuoi avvicinarti al mondo Xiaomi senza spendere una fortuna puoi trovare il Redmi 6 presso lo store di Gearbest.com che ringrazio nuovamente per l’invio del sample in tempi record e che si sta rivelando e confermando sempre più uno dei migliore store online a cui rivolgersi per tutti gli acquisti tecnologici.

8.1 Punteggio totale
XIAOMI REDMI 6

Redmi 6 è uno smartphone di difficile collocazione in un panorama di mercato in cui Xiaomi sforna continuamente device, troppo simili tra loro. Potrebbe però essere perfetto per tutti coloro che cercano buone prestazioni sotto ogni ambito di utilizzo ma che non vogliono spendere oltre il dovuto, ma soprattutto che non amano dimensioni particolaramente generose. Ottima ergonomia data dalle dimensioni e dal peso contenute. Inoltre la nuova MIUI 10 può solo migliorare le performance generali di questo entry level caratterizzato da un buon processore MediaTek che ha saputo farsi valere e non far rimpiangere il caro e vecchio Snapdragon 625.

CONFEZIONE
8.1
DESIGN E MATERIALI
7.9
DISPLAY
7.9
HARDWARE
8
AUDIO E RICEZIONE
8.3
SOFTWARE
8.1
FOTOCAMERA
8.2
BATTERIA
8.4
ERGONOMIA
8.6
ESPERIENZA UTENTE
8.5
PREZZO
7.6
PROS
  • VISIBILITA' DEL DISPLAY SOTTO LA LUCE DIRETTA DEL SOLE
  • RICEZIONE IN GENERALE: CHIAMATE, GPS, WIFI etc.
  • FUNZIONE SBLOCCO CON IL VOLTO
  • DUAL CAMERA
  • ERGONOMIA
  • BATTERIA
CONS
  • ASSENZA RICARICA RAPIDA
  • ASENZA BANDA 20
  • ASSENZA TRASMETTITORE IR
  • IL SUONO VIENE OVATTATO QUANDO IL DEVICE VIENE POGGIATO SU UN PIANO
  • PREZZO TROPPO SIMILE A QUELLO DI REDMI S2
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Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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891
891
5 anni fa

Quando potrebbe uscire la versione banda 20?

Massimo G
Massimo G
5 anni fa
Reply to  891

Non credo uscirà.. Xiaomi con i dispositivo Mediatek non ha mai rilasciato versioni Global con Banda 20 ..
meglio optare per Mi A2 Lite o il ben più grosso ma bilanciato Redmi S2 Global se piace la MIUI

891
891
5 anni fa
Reply to  Massimo G

In realtà è già in vendita

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla
5 anni fa
Reply to  Massimo G

mi spiace contraddire questa tua affermazione ma il Redmi 6 è già in arrivo presso il Mi Store italiano, quindi anche banda 20.

891
891
5 anni fa

Per caso l’hai provato con la rom global?

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