Huami sta investendo moltissimo sulla miniaturizzazione di diversi sistemi e servizi, tra cui anche la MRI ovvero l’imaging a risonanza magnetica. Questo è quanto comunicato da BusinessWire una decina di giorni fa e quanto riportato poi da Caixin la settimana scorsa. Il brand cinese è da sempre un’azienda spalla di Xiaomi, che l’aiuta in particolare nel settore degli wearable. Sono sue infatti tutte le Mi Band, dalla prima all’ultima. Tuttavia queste, come sappiamo, sono vendute sotto marchio Mi. L’impegno della società cinese nel settore della sanità è indubbio e oggi andiamo a parlare di un nuovo investimento davvero molto interessante.
Che risvolti potrà avere questo enorme investimento di Huami nella miniaturizzazione della MRI, o imaging a risonanza magnetica?
Senza dubbio tutti conosceranno la risonanza magnetica (RM o più tecnicamente RMI), quel genere di analisi specialistica che si fa entrando nel grosso tubo che ci fotografa dentro. Questo detto in termini banali e semplicistici, ma sotto c’è molto di più. In ogni caso, secondo quanto rivelato da importanti testate giornalistiche, Huami avrebbe investito 5 milioni di dollari in un’azienda che si chiama Hyperfine Research. Questa si occupa da sempre di imaging a risonanza magnetica, dunque allo sviluppo dei risultati delle risonanze magnetiche. La collaborazione tra i due colossi (se così si può dire, in quanto l’investimento fa parte di un più grande round di investimenti da 90 milioni di dollari) permetterebbe di portare ad un servizio per le RM ancora più piccolo.
La missione di Huami è quella di collegare la salute con la tecnologia, sviluppando sia le tecnologie per la salute dei consumatori che quelle industriali. La società ritiene che la sua esperienza nella progettazione della miniaturizzazione combaci con gli sforzi per miniaturizzare la tecnologia di imaging medico. Al momento però non è chiaro in che cosa si sia “infilata” l’azienda spalla di Xiaomi.
Allo stesso modo in cui la nuova profondità e granularità dei dati provenienti dai dispositivi indossabili ha cambiato la gestione della popolazione sanitaria, vediamo la miniaturizzazione della tecnologia di imaging cambiare i luoghi e la velocità con cui i medici possono valutare i pazienti
Mike Yeung, direttore operativo di Huami
Non è escluso che in futuro il colosso cinese possa portare i risultati di questa imponente ricerca al’interno dei suoi prodotti indossabili. Il suo impegno in ambito sanitario, dopotutto, è riconosciuto a livello mondiale. Non scordiamoci che tempo fa, all’inizio della pandemia, ha collaborato con il Guangzhou Respiratory Health Research Institute e proposto il primo tool di diagnosi da coronavirus in Italia.
