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Xiaomi potrebbe presto risolvere il problema del sensore di prossimità

Il problema del sensore di prossimità sugli smartphone Xiaomi è oramai riconosciuto non solo dagli utenti, ma anche dall’azienda stessa. Per fortuna il colosso cinese ha deciso di “aprire un’indagine” sul problema del sensore di prossimità. In realtà non si tratta di un movimento ufficiale del brand, ma solo di un sondaggio aperto sulla Mi Community. in ogni caso fonti cinesi ci riferiscono che da oggi in poi questi annosi crucci andranno diminuendo visto l’investimento recente dell’azienda in Minghao Sensing, ovvero uno sviluppatore di tecnologia MEMS.

AGGIORNAMENTO A FINE ARTICOLO

Xiaomi investe nella tecnologia MEMS, e quindi decide di risolvere il problema del sensore di prossimità. Ma non solo, ecco cosa ci aspetta

Stando a quanto riferito da fonti estere, Xiaomi avrebbe investito un’ingente quantità di denaro nella tecnologia MEMS. Nello specifico Minghao Sensing è uno sviluppatore di sensori MEMS (Micro Electro Mechanical System). La società è stata fondata nel 2011 con rappresentante legale Wu Jihao. Il suo ambito di attività include la produzione di chip e dispositivi per sensori microelettromeccanici. Inoltre, la società è impiegata in sviluppo e progettazione di relativi processi e vendita di prodotti attigui. Bene, ma questo cosa c’entra con Xiaomi e il sensore di prossimità?

xiaomi e il problema del sensore di prossimità: il sondaggio

All’interno della grossa compagine dei prodotti MEMS, rientrano anche i sensori di prossimità. Come sappiamo, questo genere di componente non è proprietario all’interno degli smartphone Xiaomi. Purtroppo l’errore più grande della società cinese è stato quello di affidarsi ad Elliptic Labs, di cui abbiamo già sentito parlare precedentemente. In ogni caso con questo investimento, che da quanto abbiamo capito ha portato il colosso ad acquistare quasi la totalità dell’azienda, si potrebbe finalmente risolvere quell’annoso problema ma anche tanti altri.

Tra i prodotti MEMS infatti vi sono anche microfoni per smartphone (non sia che Xiaomi voglia migliorare anche la qualità delle capsule e dei microfoni), i sensori di vibrazione, l’inclinometro, l’accelerometro e tutta un’altra serie di sensori che utilizziamo spesso su smartphone ma che spesso non ci accorgiamo neanche di usare.

In questo articolo proponiamo solamente una delle tante possibilità che potranno verificarsi a seguito dell’acquisto della società. Ciò non vuol dire che Xiaomi risolverà nella realtà il problema del sensore di prossimità. Sarebbe sciocco non farlo, tuttavia. Ma non siamo noi a decidere.

AGGIORNAMENTO

A seguito di diversi feedback da parte di voi utenti, vogliamo fare qualche appunto a completezza delle informazioni. Prima di tutto, non abbiamo affermato che Xiaomi si allontanerà da Elliptic Labs, azienda che ora, come abbiamo detto, fornisce la tecnologia e l’hardware per il sensore di prossimità. Se il brand lo riterrà necessario la collaborazione continuerà a durare. In secondo luogo, come abbiamo detto a fine articolo, quella che abbiamo proposto è solo una delle tante possibilità e non l’unica. A tal proposito, come fa notare Gizchina, i sensori di prossimità non sembrano apparire sul sito ufficiale dell’azienda. Di conseguenza, quello che la fonte cinese ha affermato potrebbe poi non essere così vero

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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