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Dalle ceneri dei dischi rigidi distrutti da Xiaomi nasce Mitu, la mascotte del brand

Non molto tempo fa abbiamo trattato una questione molto spinosa riguardante MIUI e la privacy. L’inchiesta che vedeva il nostro badn accusato di tracciare i dati e mantenerli in server lontani era stata sollevata da Forbes. In particolare tutto era nato da un analista che aveva trovato evidenze che il brand tracciasse i dati. Questi dati però venivano tracciati anche in modalità incognito. Ovviamente il brand ha subito risposto a dovere smentendo le parole della testata giornalistica. A distanza di qualche tempo, simbolicamente, Xiaomi distrusse i dischi rigidi di archiviazione dei dati mettendo un punto alla storia. Ma da questi dischi nasce qualcosa, ovvero Mitu la mascotte coniglietto.

Dopo lo scandalo privacy Xiaomi distrusse i dischi rigidi di archiviazione dei dati: dai residui nasce Mitu, il coniglietto peloso mascotte del brand

Ci rende nota questa notizia Cui Baoqiu, vicepresidente del gruppo Xiaomi e presidente del comitato tecnico Xiaomi. Stamattina ha infatti postato sul suo profilo Weibo delle immagini che immortalano un luccicante Mitu appena “sfornato”. Si tratta della mascotte del brand creata dai residui dei dischi rigidi distrutti da Xiaomi a seguito dell’inchiesta sulla privacy. Ora, non sappiamo con precisione se i residui siano dei vecchi dischi rigidi o di nuovi: da quanto capiamo dal messaggio del vicepresidente, sembra che quella di distruggere i dati sia diventata ormai una prassi, in virtù del fatto che il brand si attiene agli standard di sicurezza più elevati.

mitu

Per fare un esempio delle modalità con cui la MIUI 12 protegge i dati c’è la cosiddetta “Hidden Mask”. Questa feature fornisce agli utenti una sorta di pass vuoto, un’identità virtuale che “ci sostituisce” impedendo così di salvare i nostri dati sensibili. Ricordiamo inoltre che Xiaomi ha sviluppato autonomamente il framework MACE (Mobile AI Compute Engine), ovvero un framework AI costruito appositamente per i terminali mobili. Grazie ad esso tutti i dati che vengolo elaborati dal nostro dispositivo non sono inviati sul cloud, ma in loco, cioè offline sul terminale stesso. Inoltre l’algoritmo alla mase di MACE prevederà delle “interferenze” nel momento in cui i dati andranno in upload, in modo tale che nessun malintenzionato possa impossessarsene.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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