Se vi siete mai chiesti quando la tecnologia del ray tracing avrebbe fatto il suo ingresso nel mondo degli smartphone, sappiate che quel momento è quasi arrivato. Anche se al momento non esistono giochi per dispositivi mobili che sfruttano appieno questa tecnologia, che migliora l’illuminazione e altri aspetti legati alla luce, le cose stanno per cambiare.
Questo è il primo benchmark sul ray tracing per dispositivi mobili Android
Il ray tracing è una tecnica avanzata di rendering grafico che simula il modo in cui la luce interagisce con gli oggetti, producendo immagini incredibilmente realistiche. Sebbene questa tecnologia sia stata per lungo tempo appannaggio dei computer di fascia alta, sta lentamente trovando la sua strada anche negli smartphone.
Ecco dove entra in gioco 3DMark (via Android Authority), una delle piattaforme di benchmark più rispettate nel settore. Ha recentemente lanciato un tool specifico per testare le prestazioni del ray tracing sugli smartphone. Questo è un segnale chiaro che la tecnologia sta diventando sempre più rilevante nel mondo mobile.
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Ma quali sono gli smartphone attualmente in grado di supportare il ray tracing? Secondo le ricerche, i principali SoC che supportano questa tecnologia sono lo Snapdragon 8 Gen 2, il Dimensity 9200 e l’Exynos 2200. Questi chip sono integrati in alcuni dei dispositivi di punta attualmente sul mercato, come il Galaxy S23 Ultra, il vivo X90 Pro e il Galaxy S22 Ultra.
I colleghi di Android Authority hanno condotto alcuni test su questi dispositivi e ha scoperto che il chip MediaTek Dimensity 9200)offre le migliori prestazioni in termini di ray tracing, anche se di poco, rispetto allo Snapdragon 8 Gen 2. Un altro aspetto interessante emerso dai test riguarda gli aggiornamenti dei driver. Il Galaxy S23 Ultra, ad esempio, ha mostrato un netto miglioramento nelle prestazioni di ray tracing dopo un aggiornamento del driver grafico. Questo dimostra quanto sia cruciale mantenere aggiornato il proprio dispositivo per sfruttare al meglio le nuove tecnologie.
Tuttavia, non tutto è oro ciò che luccica. Durante i test di lunga durata, il chip MediaTek ha mostrato qualche segno di cedimento, riducendo le prestazioni per evitare il surriscaldamento. Al contrario, lo Snapdragon ha mantenuto prestazioni più stabili nel tempo.
