T'interessano le OFFERTE? Risparmia con i nostri coupon su WHATSAPP o TELEGRAM!

Il futuro del canone Rai è nello smartphone: ecco perché

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha proposto un cambiamento radicale nel modo in cui paghiamo il canone Rai. Non più legato alla fornitura di energia elettrica, ma alla linea telefonica mobile. La ragione? I contenuti Rai oggi non si guardano più solo con il televisore, ma sempre più con smartphone e tablet. Ma andiamo a vedere la proposta perché, per ora, solo di questo si tratta.

Cambiamento necessario o nuova tassa per riscuotere il canone

Il canone Rai, una delle “tasse” più invise agli italiani, potrebbe diventare ancora più odiosa. La novità è stata illustrata dal Ministro Giorgetti, che ha parlato di rinnovo del contratto di servizio della Rai e soprattutto del canone del servizio pubblico e della sua modalità di riscossione.

Tra gli impegni del PNRR c’è l’eliminazione della riscossione di oneri impropri da parte delle compagnie energetiche, categoria all’interno della quale si inserisce il canone Rai. Dal 2016, infatti, viene riscosso tramite la bolletta della luce per le utenze domestiche.

canone rai

Leggi anche: Addio al canone Rai: la proposta per una TV pubblica accessibile

Il Ministro Giorgetti ha delineato una strada che potrebbe non piacere a molti. “In un’ottica di breve periodo“, ha dichiarato, “potrebbe valutarsi l’ipotesi di scorporare dalla quota del canone la quota degli investimenti sostenuti dalla Rai”. Si tratterebbe di circa 300 milioni di euro all’anno, che verrebbero tolti dal canone e ricondotti alla fiscalità generale.

La riduzione strutturale del canone potrebbe avvenire con un allargamento della platea. Oggi esistono diversi modi oltre la TV per accedere ai contenuti Rai, a cominciare dalla piattaforma RaiPlay. “Le nuove modalità di trasmissione e di sviluppo delle piattaforme multimediali come RaiPlay, consentono ormai di accedere ai contenuti del catalogo Rai utilizzando diversi device, smartphone, tablet, eccetera” ha ricordato Giorgetti.

Il canone Rai sulla bolletta dello smartphone sarebbe anche un’ottima idea

Se il presupposto di imposta venisse individuato nel possesso di un’utenza telefonica mobile, l’ampliamento della platea di soggetti comporterebbe di ridurre il costo pro capite del canone. Basti pensare che il canone oggi risulta essere pagato da circa 21 milioni di soggetti mentre le utenze telefoniche attive sono circa 107 milioni. Facendo un conto della serva, il costo si ridurrebbe di quasi 5 volte.

Giorgetti ammette, tuttavia, che ci sono obiettivamente delle complicazioni tecniche da risolvere per applicare questo nuovo metodo di riscossione, ma ribadisce che non ha senso parlare nel contratto di servizio di piattaforme multimediali e nuove forme di fruizione e poi non ampliare la base imponibile a questi stessi nuovi strumenti.

Via | DDay

Tags:

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
XiaomiToday.it
Logo