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Addio al canone Rai: la proposta per una TV pubblica accessibile

È da ottobre 2021 che si parla dell’abolizione o dell’aumento del Canone RAI nella bolletta. Diversi disegni o proposte di legge da diversi partiti politici italiani hanno voluto prendere in mano questo controverso e spinoso argomento. L’ultimo in linea cronologica è stato Matteo Salvini, leader della Lega, che ha proposto l’abolizione del Canone RAI previa progressiva riduzione dell’importo in bolletta. Andiamo a vedere i dettagli.

Canone RAI via entro 5 anni: ecco la proposta di legge della Lega

Secondo quanto rivelato da ADKronos il partito politico italiano Lega ha presentato un progetto di legge al Senato che propone una riduzione graduale del canone RAI del 20% ogni anno, fino a una sua completa eliminazione. Il tutto, preceduto da una ridefinizione chiara del concetto di servizio pubblico. La legge prevede anche la creazione di un canale interamente dedicato alla promozione culturale, nel quale non sono ammessi gli spot pubblicitari. Il testo afferma che il canone televisivo, considerato anacronistico e ingiusto, dovrà essere abolito entro cinque anni. Inoltre, la proposta di legge prevede che il canone non debba essere pagato se gli utenti non hanno accesso alla rete o non possono utilizzare il servizio per motivi estranei alla loro volontà.

abolizione canone rai

Leggi anche: Canone RAI, dietro front: resta dentro la bolletta

La Lega ritiene che il servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale sia indispensabile per mantenere e affermare i valori culturali e sociali e difendere le identità locali. Inoltre, la legge richiede un’informazione completa, obiettiva e plurale che valorizzi le identità locali e le minoranze linguistiche. I programmi dovrebbero anche comunicare al pubblico una rappresentazione realistica del ruolo che le donne svolgono nella vita sociale, culturale ed economica del paese.

La Lega ha anche proposto di “marcare” i programmi finanziati con il contributo del canone, e di dare continuità e certezza alla governance della RAI attraverso una concessione di 12 anni e un mandato di 5 anni per i membri del consiglio di amministrazione. Infine, la proposta di legge prevede il contenimento dei costi e la garanzia sulle responsabilità editoriali, con il limite del 30% di produzioni, organizzazioni e realizzazioni di trasmissioni esternalizzate.

Il canone RAI verrà abolito davvero?

La Rai, come molte altre aziende televisive pubbliche e private, è stata colpita dall’impatto economico della pandemia di COVID-19, che ha causato una significativa riduzione degli introiti pubblicitari e una diminuzione del numero di abbonati. Nel 2020, la RAI ha registrato una perdita di circa 200 milioni di euro e si prevede che la situazione finanziaria peggiorerà ulteriormente se il canone rai verrà azzerato. La cancellazione del canone rappresenterebbe una grave minaccia per la tenuta dei conti della tv pubblica, che si troverebbe a dover rinunciare a una fonte di finanziamento fondamentale per la produzione di programmi e la gestione della sua infrastruttura tecnologica. Inoltre, la scomparsa del canone potrebbe comportare anche una riduzione del personale e dei servizi offerti dalla RAI, con conseguenze negative per la qualità dell’informazione e dell’intrattenimento trasmessi.

Insomma, per quanto bella e positiva possa essere la proposta di Matteo Salvini, è altamente improbabile che si andrà incontro ad un’abolizione del canone RAI.

Quando nasce il canone RAI

Il canone Rai è stato istituito in Italia nel 1976 con la legge n. 1039, con l’obiettivo di finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo offerto dalla RAI. Il canone è stato successivamente regolamentato dalla legge n. 223 del 1990, che ha stabilito l’ammontare dell’importo del canone, l’obbligo di pagamento da parte di coloro che detengono un televisore o un dispositivo adatto a ricevere il segnale televisivo, e le sanzioni per i mancati pagamenti.

Oltre a finanziare l’offerta di programmi televisivi e radiofonici da parte della RAI, serve anche a garantire l’indipendenza della società radiotelevisiva pubblica dal controllo politico e commerciale. Nel corso degli anni, il canone Rai è stato oggetto di critiche e dibattiti, soprattutto per quanto riguarda l’efficacia della gestione dei fondi pubblici da parte della RAI e la corretta applicazione delle normative in materia di pagamento del canone.

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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