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Xiaomi crea un comitato tecnico e spinge sull’AIoT

Xiaomi ha appena comunicato di voler creare un comitato tecnico composto da 19 membri con il compito di aiutare il quarto produttore di smartphone al mondo a trasformarsi in una compagnia guidata dall’intelligenza artificiale.

Cui Baoqiu, l’appena promosso vicepresidente di Xiaomi, sarà il presidente di questo comitato e responsabile delle strategie tecniche, collaborazione con i diversi governi e università, recluterà ed incoraggerà il talento oltre che a costruire una cultura “ingegneristica” all’interno della compagnia.

Xiaomi crea un comitato tecnico e spinge sull’AIoT

Lei Jun

Il cofondatore e direttore generale di Xiaomi, Lei Jun, ha detto durante un meeting interno che gli ingegneri più eccezionali e che pensano fuori dagli schermi saranno ricompensati con milioni di Yuan (centinaia di migliaia di euro).

Al meeting Lei Jun avrebbe anche affermato che Xiaomi ha intenzione di creare due centri di ricerca e sviluppo a Nanjing e Wuhan con decine di migliaia di ricercatori e ingegneri. Questi faranno compagnia a quello già esistente a Beijing, luogo nel quale la compagnia ha sede.

Nonostante Xiaomi sia sempre più popolare in Europa e nel resto del mondo, in Cina il produttore di smartphone ha visto un calo di circa il 34% nel quarto trimestre del 2018. A soccorso arriverebbe quindi il comitato tecnico che segue la precedente creazione di tre dipartimenti con focus sull’intelligenza artificiale: nuova AI, big data e cloud computing.

Allo stesso tempo, Xiaomi aveva promosso Cui, ovvero colui il quale aveva creato il team AI e cloud all’interno della compagnia, a vicepresidente, che da allora si relaziona direttamente con Lei Jun.

Nel passato di Lei Jun abbiamo una laura in informatica conseguita all’università di Wuhan in Cina seguita da una carriera in Kingsoft come sviluppatore. Mentre Cui Baoqiu ha lavorato per IBM nei laboratori della Silicon Valley, Yahoo e Linkedin prima di approdare a Xiaomi.

Precedentemente, Xiaomi aveva affermato che avrebbe investito almeno 1,5 miliardi di dollari su AI e dispositivi smart nei 5 anni a seguire. Nel 2018 Xiaomi ha invece speso 860 milioni di dollari, con un aumento della spesa dell’83% rispetto all’anno precedente, questo dovuto ai maggiori investimenti in personale per la ricerca e sviluppo, creazione di nuovi smartphone, AI, servizi internet e altri progetti.

Infine, lo scorso gennaio Lei Jun disse “Adesso è il momento di agire. Puntiamo tutto sull’AIoT”. AIoT è la fusione tra AI, Artificial Intelligence, e IoT, Internet of Things. In pratica Xiaomi vuole un mondo pieno di dispositivi interconnessi guidati dall’intelligenza artificiale.

Chi di voi è a bordo?

Pierpaolo Figuccia
Pierpaolo Figuccia

Nerd, appassionato di tecnologia, fotografia e video maker. E ovviamente adoro i prodotti Xiaomi!

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Fabrizio Catena
Fabrizio Catena
4 anni fa

….che avrebbe investito almeno 1,5 miliardi di dollari su AI non vuol dire in modo equivalente ogni anno.Quindis se nel 2018 ha speso 860 milioni di dollari non vuol dire che ha aumentato la spesa dell’ 83 per cento.Per favore rifate i calcoli tra 5 anni.

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