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Recensione BQ Aquaris X Pro – Bello, equilibrato ma…troppo caro!!!

Spesso leggo sui nostri gruppi dedicati agli smartphone Xiaomi che noi fan del marchio cinese siamo troppo di parte e che non riusciamo ad elogiare anche smartphone di altri brand. Personalmente ritengo tale affermazione del tutto infondata ma purtroppo i produttori più blasonati ormai affidano i loro dispositivi a recensori ben più famosi del sottoscritto ed a volte le recensioni che ne escono fuori sembrano anche leggermente pilotate in virtù dell’ultimo top di gamma regalato durante le convention di presentazione. Ma non voglio sollevare polemiche e così ho proposto una sfida che è stata accolta dall’azienda BQ, azienda leader nella produzione di smartphone della caliente Spagna, la quale ci ha inviato in test il suo fiore all’occhiello, l’Aquaris X Pro di cui vi racconterò nella nostra recensione completa.

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Già dalla confezione si capisce di avere a che fare con uno smartphone a cui l’azienda tiene in modo particolare, infatti il box di vendita si presenta in un cartonato elegante di colorazione nera a “cassetto” al cui interno è contenuto naturalmente l’Aquaris X Pro, il cavo per la ricarica ed il trasferimento dati USB Type-C, il caricabatterie da muro con uscita 5V/3A – 9V/2A – 12V/1.5A con supporto al protocollo di ricarica rapida Qualcomm Quick Charge 3.0, la guida rapida multilingua tra cui l’italiano ed infine lo spillo per l’estrazione del carrello delle SIM. Purtroppo la confezione inviata in test è da un bel pò di tempo che gira tra i vari recensori del settore più o meno affermati e quindi non è del tutto presentabile, pertanto vi allego le foto prese da un sito spagnolo.

BQ propone uno smartphone dai materiali ricercati e dal design molto elegante, infatti l’Aquaris X Pro ha un telaio interamente realizzato in metallo che ospita il tasto di accensione/spegnimento ed il bilanciere del volume sul lato destro mentre su quello sinistro trova collocazione il carrellino di tipo ibrido per le due SIM in formato nano oppure una SIM in formato nano e scheda micro SD per l’espansione della memoria. Il profilo superiore integra l’ingresso jack da 3.5 mm ed il secondo microfono per la riduzione dei rumori ambientali mentre il profilo inferiore da voce allo speaker di sistema di tipo mono, ingresso USB Type-C con supporto OTG e microfono principale. Su tutti e 4 i profili inoltre troviamo degli inserti in plastica che aiutano la ricezione del segnale alle antenne integrate sotto la scocca.

Una scocca posteriore ricoperta da un sottile strato di vetro che cela al di sotto il logo dell’azienda ed il nome del modello impressi con caratteri dorati così come è dorato l’anello che attornia il sensore per impronte digitali anch’esso ricoperto da un sottile strato di vetro. Non manca infine la camera posteriore con doppio flash LED dual tone. A proposito del sensore d’impronte, quest’ultimo si è rivelato affidabile e preciso nella maggior parte delle situazioni ma non rapidissimo. Infatti in situazioni dove le mani risultano leggermente umide per via della sudorazione o comunque non del tutto pulite, il sensore fatica a riconoscere l’impronta e penso che ciò sia dovuto proprio al sottile strato di vetro che lo ricopre.

Ad ogni modo il telefono non risulta scivoloso e l’ergonomia è davvero buona (dimensioni pari a 146,5 x 72,7 x 7,8 mm e peso di 158 grammi), merito anche dei bordi sul posteriore leggermente curvi nonchè del piccolo scalino che si crea tra la scocca e la cornice metallica dove risulta evidente una pregiata fresatura per la lavorazione CNC.

Anche sulla parte frontale abbiamo un vetro con lavorazione 2.5D che ricopre l’intera superficie caratterizzata ahimè da cornici piuttosto evidenti le quali ospitano nella parte inferiore i 3 tasti soft touch distinti da 2 semplici pallini per le funzioni back e menù mentre il tasto home è caratterizzato dal logo dell’azienda. Purtroppo i tasti non sono retroilluminati e soprattutto non sono invertibili tra loro causando spesso confusione nella scelta della funzione corretta, almeno per me che provengo appunto da uno smartphone Xiaomi. E’ possibile far apparire a display i tasti tramite la navbar, funzione però inutile dal momento che i tasti fisici non vengono disattivati.

Sulla cornice superiore troviamo invece il sensore di prossimità e luminosità, la camera frontale, la capsula auricolare, un comodo flash LED per ottenere buone foto in condizioni di scarsa illuminazione ed un piccolo LED per le notifiche di tipo RGB che è possibile personalizzare a seconda delle esigenze in modo da distinguere a colpo d’occhio quale tipologia di notifica abbiamo ricevuto.

Infine abbiamo un display da 5.2 pollici con tecnologia LCD IPS LTPS (10 punti touch) con risoluzione FHD 1920 x 1080 423ppi e protezione Dinorex (equivalente ad un Corning Gorilla Glass 5 e scelto da altri produttori di smartphone come Meizu) il quale mi ha sorpreso per la definizione dei colori e la nitidezza con cui riesce a riprodurre i contenuti multimediali. Buona anche la luminosità (650 nits dichiarati) seppur non delle più alte che abbia visto fino ad ora, ma ad ogni modo la leggibilità è assicurata in ogni situazione grazie ad un buon trattamento antiriflesso. Risulta invece alquanto insufficiente il trattamento oleofobico che farà diventare il pannello dell’Aquaris X Pro una calamita per impronte e sporco in generale.

 

E’ possibile inoltre attivare la modalità lettura, risvegliare il display con un doppio tap oppure usufruire della funzione Ambient Display in modo da avere a colpo d’occhio le ultime notifiche arrivate senza dover alimentare tutto il pannello dello smartphone.Pur provenendo da un padellone come lo Xiaomi Mi Max 2, il display del BQ Aquaris X Pro è riuscito a soddisfarmi per la buona resa qualitativa di video e foto supportata dal suono dello speaker di sistema, che seppur sia solamente di tipo mono, riesce a regalare un audio davvero pulito su ogni gamma di frequenza il che si presta ad un ottimo utilizzo anche per chiamate in vivavoce. L’unica nota dolente è forse il volume che non brilla certa per i livelli massimi offerti.

Ed a proposito di audio, anche quello restituito dalla capsula auricolare è risultato di ottima qualità mentre invece ho trovato leggermente sottotono la ricezione del segnale. Il modem integrato LTE di cat. 6 non delude in città mentre risulta debole in zone rurali seppur sia presente la banda 20 a 800 MHz e la stessa scarsa ricezione l’ho potuta constatare anche con la connettività WiFi in zone coperte da hotspot pubblici e ciò mi ha sorpreso (in senso negativo) in quanto il modulo WiFi integrato è di tipo dual band (2.4/5 GHz). Si spera che forse un futuro aggiornamento possa risolvere questi piccoli bug. E’ risultato invece ottimo il Bluetooth 4.2 nonchè il GPS davvero affidabile in ogni situazione. Gradita la presenza della Radio FM che spesso molti produttori dimenticano di inserire nei loro top di gamma e del sensore NFC in modo da poter effettuare anche  i pagamenti con i sistemi che lo supportano.

Ma BQ Aquaris X Pro è in grado di stupirci dal punto di vista delle performance?

 

In linea teorica ci aspettiamo delle buone prestazioni in quanto sotto il cofano troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 626 octacore a 14nm e frequenza massima di clock a 2,2 GHz ed una GPU Adreno 506 a 650 MHz. Lo Snapdragon 626 a conti fatti risulta una versione overclockata del più famoso e collaudatissimo Snapdragon 625 con cui però non condivide l’affidabilità almeno per quel che riguarda i problemi di surriscaldamento. Infatti se nelle situazioni di normale/medio utilizzo non si ravvisano lag ed impuntamenti quando cominciamo a stressare il nostro smartphone, installando ad esempio applicazioni, lasciando in background un download e provando ad accedere ad un gioco dalla grafica pesante o anche alla più semplice fotocamera, allora il calore nell’area di collocazione del processore comincia a farse evidente con l’inevitabile blocco del terminale.

aquaris x pro

Per carità forse la mia esperienza è stata una situazione abbastanza al limite, anche se è la stessa che creo per ogni smartphone in test, ed è davvero un peccato perchè nel complesso le prestazioni sono risultate adeguate nella maggior parte delle situazioni.

Non penso che il problema sia legato ai 4 GB di memoria RAM e nemmeno dai 64 GB (effettivi disponibili 54) di storage interno a disposizione (espandibili tramite micro SD fino a 256 GB) e non penso nemmeno che il problema sia legato al software che di base risulta una versione stock di Android 7.1.1 Nougat per cui il fornitore spagnolo rilascia frequentemente aggiornamenti e per cui è previsto a breve il rilascio della versione Oreo. Non saprei darvi una spiegazione logica a riguardo se non forse che fino ad oggi non si è verificata la mia stessa situazione o forse che semplicemente la stessa non è stata segnalata all’azienda che non ha potuto così rilasciare un aggiornamento risolutivo.

 

Infatti non troviamo personalizzazioni da parte di BQ sul sistema se non quelle riguardanti l’applicazione BQ Support, 2 sole gesture, la possibilità di programmare accensione/spegnimento del dispositivo e per la fotocamera. Una fotocamera che mi ha fatto letteralmente innamorare di questo Aquaris X Pro composta da un modulo posteriore da 12 megapixel con sensore Samsung S5K2L7SX con tecnologia Dual Pixel ed apertura f/1.8 (1.4 nm/pixel) a 5 lenti Largan e coadiuvata da un flash LED dual tone e messa a fuoco PDAF.

La cosa davvero stupefacente non è data solo dalla possibilità di poter registrare video con risoluzione 1080p a 60 fps oppure in 4K a 30 fps, dagli ottimi slowmotion a 720p a 120 fps o dei time lapse ma è data dallo stabilizzatore video con software Vidhance, uno dei migliori visti fino ad oggi su uno smartphone. Inoltre è possibile beneficiare dell’HDR+ automatico e della possibilità di scattare e salvare foto anche nel formato RAW ideale per la post produzione, ma è possibile anche controllare manualmente i singoli parametri quali tempo di esposizione, bilanciamento del bianco, messa a fuoco e ISO.

BQ per il suo Aquaris X Pro promette foto spettacolari anche in modalità notturna o comunque in condizioni di scarsa illuminazione e devo dire che non mente, infatti l’ottica con apertura f/1.8 riesca a catturare foto davvero uniche e luminose. Ciò non vuol dire che il rumore di fondo sia assente ma i dettagli catturati risultano davvero nitidi. Non vorrei sbilanciarmi troppo ma questo Aquaris X Pro permette di poter stampare le foto catturate anche con forti ingrandimenti in quanto anche i dettagli più piccoli sono riprodotti con precisione.

Anche la camera selfie non è da meno grazie al sensore Samsung S5K4H8YX da 8 megapixel, apertura f/2.0 (1.12 nm/pixel) a 3 lenti e coadiuvata da un flash LED con la sorprendente possibilità di registrare video con risoluzione massima in Full HD a 60 fps. E con ciò significa che non ci porteremo a casa degli scatti o video solo per la classica condivisione social ma otterremo un vero effetto WOW. Merito forse anche dell’applicazione fotocamera interamente progettata da BQ che permette di scattare ottime foto, i cosiddettii punta e scatta anche ai meno esperti ma al tempo stesso fornendo una profonda personalizzazione al pari di fotografi professionisti.

Infine un aspetto che sta a cuore quanto quello della fotocamera e che spesso ci dirotta sull’acquisto di uno smartphone piuttosto che un altro, ossia l’autonomia. BQ Aquaris X Pro ha in dote una batteria ai polimeri di litio con capacità di 3100 mAh, la quale potrebbe far pensare ad un’autonomia scarsa, mentre invece siamo di fronte ad un buon risultato al netto di un utilizzo medio/intenso che ha portato ad un totale di circa 4 ore e mezzo di schermo attivo con circa 1 giorno e mezzo di utilizzo. Ad ogni modo grazie al supporto al Quick Charge 3.0 otterremo una carica completa da 0 a 100 in poco più di 1 ora e mezza.

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In conclusione BQ Aquaris X Pro è risultato uno smartphone che per certi aspetti si avvicina ai top di gamma in circolazione, in alcuni situazioni li supera mentre per altre si è rivelato poco affidabile. Ad ogni modo convince il design davvero ben riuscito, sorprendente la fotocamera e buona l’autonomia, un trittico che rende davvero competitivo lo smartphone spagnolo se non fosse per il prezzo, a mio avviso sbilanciato verso l’alto visto la fascia di mercato in cui si colloca.

 

Ad ogni modo è uno smartphone da tenere d’occhio e che consiglio in quanto è possibile reperirlo tramite lo store ufficiale di BQ tramite il sito di e-commerce Amazon Italia  in cui troverete tutti i prodotti in listino, e quindi non si escludono offerte dell’ultimo momento. Ringrazio infine BQ Italia che tramite il suo Regional Manager Andrea C., ha saputo mettersi in gioco anche con noi xiaomisti incalliti che però sappiamo riconoscere la qualità anche di altri brand, come BQ la Xiaomi spagnola.

8.4 Punteggio totale
BQ Aquaris X Pro

BQ Aquaris X Pro è uno smartphone con una buona costruzione ed ottimi materiali quali vetro e metallo, capace di sorprendere per le sue incredibili qualità fotografiche ed un'autonomia da non sottovalutare. Buona anche la dotazione hardware e la fluidità generale del sistema. Insomma un vero best buy se non fosse per il prezzo poco concorrenziale e che non giustifica appieno tutte le qualità elencate.

CONFEZIONE
8.2
DESIGN E MATERIALI
8.6
DISPLAY
9
HARDWARE
8.4
AUDIO E RICEZIONE
7.7
SOFTWARE
7.2
FOTOCAMERA
9.8
BATTERIA
8.4
ERGONOMIA
8.7
ESPERIENZA UTENTE
9
PREZZO
7.5
PROS
  • COMPARTO FOTOGRAFICO
  • DESIGN ELEGANTE
  • ERGONOMIA
  • AUDIO
  • DISPLAY
CONS
  • PREZZO
  • PROCESSORE POCO OTTIMIZZATO
  • SURRISCALDAMENTO IN FASE DI STRESS
  • TASTI NON RETROILLUMINATI
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Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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