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Pixel 8 e 8 Pro: Google stupisce con gli anni di supporto previsti

Una delle informazioni che più dovremmo prendere in considerazione quando acquistiamo uno smartphone nuovo è il supporto previsto a livello di aggiornamenti. Anche se il tempo non dipende dalle singole aziende, è importante che il dispositivo possa contare su un lungo periodo di aggiornamenti prima di arrivare al cosiddetto periodo EoL. Pixel 8 e 8 Pro in questo caso stupiranno perché andranno oltre i 4 anni canonici.

Google Pixel 8 e 8 Pro: 7 anni di aggiornamento

Il prossimo Pixel 8 e Pixel 8 Pro di Google potrebbero offrire fino a sette anni di supporto software (e non 5 come detto in precedenza), secondo una lista di specifiche trapelate e pubblicate da 91Mobiles. Il supporto software di sette anni è un miglioramento significativo rispetto ai modelli precedenti e supera la promessa di cinque anni fatta da altri produttori come Samsung per i suoi ultimi Galaxy S23 e OnePlus per l’11 di quest’anno.

Questo periodo di supporto esteso è in linea con l’obiettivo di Fairphone, che punta a supportare il suo ultimo Fairphone 5 con otto anni di aggiornamenti di sicurezza, puntando a dieci anni come obiettivo estremo. Con il lancio previsto per il 4 ottobre, il Pixel 8 e il Pixel 8 Pro si preannunciano come dispositivi innovativi e di lunga durata. Il supporto software prolungato, le specifiche tecniche avanzate e le nuove funzionalità fotografiche sono aspetti che potrebbero rendere questi modelli molto attraenti per i consumatori alla ricerca di un dispositivo affidabile e all’avanguardia.

google pixel 8 fotocamere

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Come fa Google ad aggiornare per 7 anni

Gli utenti android si trovano a dover cambiare dispositivo ogni 3 o 4 anni a causa della cessazione degli aggiornamenti. Questa situazione è una delle maggiori frustrazioni per gli utenti, che spesso attribuiscono la mancanza di supporto prolungato alle aziende produttrici di smartphone, come Xiaomi, realme, Oppo, ecc..

Tuttavia, la realtà è che la maggior parte della responsabilità ricade su Qualcomm, il fornitore principale di processori per molti produttori di smartphone Android, ma in generale su tutte aziende omologhe. Qualcomm, infatti, vende i processori alle aziende produttrici, e la durata del supporto agli aggiornamenti è in gran parte determinata da questa azienda. Il sistema operativo, basato su un processore, è composto da diversi “blocchi”, alcuni dei quali sono closed source e non accessibili, limitando così la possibilità di aggiornamenti futuri.

In questo contesto, la decisione di Google di produrre in casa il processore Google Tensor G3 per il Pixel 8 è strategica. Avere un processore fatto in casa permette a Google di avere un controllo completo su tutti gli aspetti del sistema operativo e del hardware, eliminando le restrizioni imposte da fornitori terzi come Qualcomm.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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