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OpenAI: Altman spiega perché GPT-5 non è in produzione

Negli ultimi tempi, l’industria dell’intelligenza artificiale ha assistito a un rapido sviluppo e addestramento di nuovi modelli generativi. Questi modelli, sempre più sofisticati, si basano su un numero crescente di parametri. Tuttavia, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha recentemente frenato l’entusiasmo generale, affermando che non c’è alcuna intenzione di rilasciare un OpenAI GPT-5 nel breve termine. Ma d’altronde, lo aveva già annunciato tempo fa.

Scopriamo i motivi dietro la decisione di OpenAI di non rilasciare GPT-5 nel breve termine

Altman ha sottolineato che, sebbene i tecnici e gli ingegneri di OpenAI stiano lavorando su nuove idee, non sono nemmeno vicini all’avvio delle attività su GPT-5. Dopo aver terminato GPT-4, ci sono voluti più di sei mesi prima che fossero pronti per rilasciarlo. Questo suggerisce che l’arrivo di un futuro GPT-5 potrebbe richiedere tempi lunghi. Nonostante ciò, secondo varie fonti, l’idea di GPT-5 starebbe già maturando sotto forma di altri progetti. Questi potrebbero in futuro comporre il puzzle definitivo.

Il nuovo modello generativo, anziché puntare su un numero di parametri ancora più elevato, potrebbe presentare una serie di elementi innovativi rispetto al passato. Ad esempio, potrebbe estremizzare l’approccio multimodale, combinando più “canali sensoriali” o tipi di dati. Ciò significa che oltre al testo, il modello gestirebbe sia in input che in output anche immagini, audio, video e così via.

Priorità di OpenAI: la fiducia e la regolamentazione

Attualmente, sembra che la priorità di Altman sia quella di creare fiducia intorno a OpenAI, coinvolgendo i legislatori e collaborando con le autorità di regolamentazione. Ricordiamo l’esortazione del CEO a prendere provvedimenti normativi al fine di mettere dei paletti contro eventuali abusi nell’utilizzo delle intelligenze artificiali. Inoltre, c’è stata l’ipotesi di un possibile abbandono del mercato europeo da parte di OpenAI in assenza di regolamenti adeguati. L’Europa propone anche un “bollino” per i contenuti generati da AI.

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A fine marzo 2023, è apparsa in rete una lettera aperta sottoscritta da 1.100 firmatari, tra cui Elon Musk e Steve Wozniak, che esortava a sospendere l’addestramento dei modelli generativi più potenti di GPT-4 per un periodo non inferiore a 6 mesi. Questo perché l’IA avanzata potrebbe rappresentare un profondo cambiamento nella storia della vita sulla Terra e dovrebbe essere pianificata e gestita con curae risorse adeguate.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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