Ho vissuto in Cina per diversi mesi e tutto si faceva con lo smartphone. I QR Code sono essenziali per qualunque cosa: pagare, aggiungere una persona su WeChat (una sorta di WhatsApp ma più allargato), prenotare un biglietto online. I muri sono tappezzati di codici di questo tipo per permettere varie attività. Ma se vi dicessimo che esiste anche un QR Code invisibile? Lo ha inventato il MIT di Boston. Andiamo a vederlo insieme.
Avete mai visto un QR Code invisibile? Domanda sciocca, chiaro che no. Eppure esiste: il MIT di Boston lo ha creato. Ecco come appare InfaredTags
Gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology hanno creato QR Code invisibili che possono essere applicati a qualsiasi superficie. Chiaramente vengono letti utilizzando una telecamera a infrarossi. Con il loro aiuto, è possibile classificare e archiviare dati su vari oggetti. I codici in sé, quelli che siamo abituati a vedere in nero, sono chiamati InfaredTags. Sono in grado di sostituire i codici a barre standard presenti su qualsiasi prodotto, ma nel tempo possono essere rimossi. I tag invisibili sono molto più durevoli perché sono integrati nell’oggetto stesso e non sono visibili all’occhio umano.
Per crearli viene utilizzato un tipo speciale di plastica, attraverso il quale può passare la luce ad infrarossi. Le “etichette” possono essere stampate su una stampante 3D tradizionale. Possono essere i soliti codici a barre, QR Code o marker ArUco. Il MIT ha sviluppato un’interfaccia utente software che definisce come e dove dovrebbe apparire un tag su uno specifico oggetto. È possibile posizionare più tag sullo stesso prodotto per facilitare l’accesso alle informazioni se la visualizzazione da una certa angolazione è difficile.
A cosa serve?
In futuro, questa tecnologia dei QR Code invisibili dovrebbe consentire alle persone di utilizzare i propri smartphone per accendere e spegnere le luci, regolare il volume degli altoparlanti o regolare la temperatura in casa. Un po’ come dei tag NFC di Xiaomi o di altre aziende. Gli scienziati stanno persino sviluppando la possibilità di aggiungere telecamere IR ai dispositivi di realtà aumentata. Uno scenario tipo: andiamo al supermercato e vediamo un prodotto. Grazie ai dispositivi dotati di AR è possibile vedere informazioni su un prodotto, come calorie, peso e quant’altro. Il tutto, evitando etichette di carta e plastica.
Esistono già dei prodotti (prototipi) dotati di questa tecnologia
Al momento, gli scienziati hanno realizzato diversi prototipi di vari dispositivi utilizzando questa tecnologia. Hanno creato diverse tazze con codice a barre con le informazioni necessarie, un router Wi-Fi con etichette invisibili che rivelano il nome della rete e la password e un controller economico a forma di ruota senza componenti elettronici. Ad esso viene semplicemente applicato un codice a barre: la telecamera IR lo legge e determina l’orientamento del controller nello spazio, a seconda della direzione in cui il giocatore gira il volante.
