In un contesto digitale sempre più saturato da interruzioni pubblicitarie Meta si muove su un terreno sperimentale in Europa, studiando la possibilità di introdurre piani di abbonamento senza pubblicità per gli utenti Instagram e Facebook. Questa scelta, emersa dalle parole di due fonti anonime, giunge in un periodo di crescente attenzione sulla regolamentazione della privacy dell’utente e sulla gestione dei dati. Ma ecco i dettagli della notizia.
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Facebook e Instagram a pagamento? Sì, ma con il solito piano ads-free
Il gigante dei social media ha discusso diversi piani tariffari, ma quello da 10 euro al mese sembra essere il più fattibile, ha dichiarato una delle fonti. Nel frattempo, l’altra fonte ha indicato che l’implementazione avverrà nei prossimi mesi.
Questa proposta emerge come un tentativo di Meta di conformarsi alle normative dell’Unione Europea, le quali minacciano di limitare la sua capacità di personalizzare annunci pubblicitari per gli utenti senza il loro consenso, colpendo così una delle sue principali fonti di reddito.
L’offerta di Meta: una via di mezzo tra servizio gratuito e abbonamento
Meta, confrontandosi con la crescente pressione regolatoria, sta valutando l’approccio di offrire una scelta tra un piano gratuito, supportato da annunci pubblicitari, e un’opzione a pagamento senza pubblicità. Questa biforcazione potrebbe incoraggiare gli utenti a optare per il servizio gratuito, sostenendo così la conformità di Meta con le normative e, contemporaneamente, preservando il suo prezioso business pubblicitario.
Tale mossa apre anche un dialogo interessante riguardo al valore percepito dai servizi digitali e a come gli utenti pesano le loro opzioni di navigazione online in un’era di crescente consapevolezza.
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Comparazione Facebook e Instagram con altri servizi
Mentre Netflix addebita 7,99 euro per il suo piano base e YouTube Premium e Spotify Premium addebbitano circa 12 e 11 euro, il servizio a pagamento proposto da Meta potrebbe posizionarsi in un segmento di prezzo competitivo, sebbene a un costo leggermente superiore.
Particolarmente degno di nota è che, nei dispositivi mobili, il prezzo di un singolo account potrebbe aumentare a circa 13 euro, a causa dell’inclusione delle commissioni applicate dagli app store di Apple e Google, come indicato dalla seconda fonte e come abbiamo ampiamente parlato in questo articolo.
In una dichiarazione, un portavoce di Meta ha sottolineato l’adesione dell’azienda ai “servizi gratuiti che sono supportati da annunci pubblicitari personalizzati“, sottolineando al contempo che stanno esplorando “opzioni per garantire che ci conformiamo alle esigenze normative in evoluzione“. S
ebbene la Commissione Europea e la Data Protection Commission irlandese abbiano scelto di non commentare, è indubbio che le azioni e le strategie future di Meta saranno osservate con attenzione dai regolatori e dagli utenti.
