Google ha finalmente lanciato in Italia il suo chatbot Google Bard, un rivale diretto di ChatGPT. Basato sul modello linguistico PaLM2, Bard è ora disponibile per tutti gli utenti europei, offrendo un’esperienza di chat unica e coinvolgente. Ricordiamo che la notizia arriva come un fulmine a ciel sereno visto lo stop dell’Europa al chatbot per motivi legati alla privacy e alla condivisione dei dati. Ma andiamo a vedere che cosa fa e come funziona.
Il chatbot Google Bard è ora disponibile per gli appassionati di AI in Italia
Bard è stato inizialmente rilasciato per i tester a febbraio e ha avuto un accesso anticipato a marzo negli Stati Uniti e nel Regno Unito. A maggio, durante l’evento Google I/O, Bard è stato reso disponibile a 180 paesi in tutto il mondo, con l’eccezione dell’Europa. Il ritardo nel lancio europeo è dovuto alla necessità di rispettare tutte le normative del GDPR, un processo che ha richiesto tempo.
A differenza di Bing Chat, Bard non è integrato direttamente in Google Search, ma ha un sito tutto suo, accessibile da browser su PC e dispositivi mobili. Bard può accedere a Internet e, essendo un prodotto Google, è più integrato con i servizi di Google.
Con l’arrivo in Italia, Bard ha acquisito nuove funzionalità. Ad esempio, è possibile utilizzare una risposta di Bard per creare una bozza in Gmail o esportarla in Docs. Inoltre, è possibile ascoltare le risposte di Bard in italiano selezionando l’icona dell’altoparlante nel box della chat.
Un’altra novità importante è l’integrazione di Google Lens in Bard, permettendo agli utenti di caricare immagini insieme al testo nelle conversazioni. Questa funzionalità, inizialmente disponibile solo in inglese, amplia le possibilità di esplorazione e creatività degli utenti. Inoltre, Bard ora può leggere le risposte ad alta voce in oltre 40 lingue, offrendo un nuovo modo per dare vita alle idee.
Per quanto riguarda la privacy, Google ha spiegato che quando si interagisce con Bard, vengono raccolti dati come le conversazioni, la posizione, i commenti e altre informazioni sull’utilizzo. Questi dati vengono utilizzati per sviluppare, migliorare e rendere disponibili i prodotti, i servizi e le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale.
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