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Canone RAI cambia prezzo dal 2024: ecco tutte le novità

La recente conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi ha messo in luce alcune novità riguardo al canone RAI, stimolando speranze ma anche dubbi tra i cittadini. È molto che ne parliamo: prima doveva sparire dalla bolletta della corrente elettrica, poi rientrare ad un altro prezzo. Oggi abbiamo novità ufficiali anche se non sono tutte proprio positive. Ecco spiegato tutte le cose dette dal ministro Giorgetti e Salvini.

Annuncio della riduzione del canone RAI

Durante la conferenza stampa per la presentazione della manovra 2024, il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha annunciato che il canone Rai subirà una riduzione, passando da 90 a 70 € annui. Questo taglio rappresenta una diminuzione del 22% rispetto all’importo attuale, alleggerendo la bolletta dei contribuenti italiani. Tuttavia, la modalità di pagamento di questa tassa sembra destinata a subire ulteriori modifiche.

I dubbi circa le parole del ministro

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha aggiunto dettagli significativi, dichiarando che “un quarto del canone non viene più pagato in bolletta”. Questa affermazione solleva domande importanti: come verrà raccolto questo canone RAI se non attraverso la bolletta elettrica?

La dichiarazione di Giorgetti sembra suggerire un possibile cambiamento nel metodo di riscossione del canone. Oppure, ipotesi più plausibile, intendeva dire che il 22% era in realtà un quarto dell’originale prezzo del canone RAI. In effetti stiamo al 22% e potrebbe aver arrotondato per semplificare (o per far bella pubblicità)

rai

L’ipotesi della microtassa sui dispositivi mobili

In passato, Giorgetti aveva accennato alla possibilità di estendere il pagamento del canone RAI ai possessori di smartphone, pc e tablet, sottolineando come le nuove piattaforme multimediali permettano l’accesso ai servizi Rai attraverso questi dispositivi. Se questa proposta dovesse andare avanti, il presupposto impositivo potrebbe spostarsi dal possesso di un televisore al possesso di un’utenza telefonica mobile.

Ciò comporterebbe una revisione significativa del costo procapite del canone, dato che al momento il canone RAI è pagato da circa 21 milioni di persone, mentre le utenze telefoniche attive sono circa 107 milioni.

Una riduzione del canone a 70 euro implicherebbe una perdita di entrate di circa 420 milioni di € per la RAI. Sebbene questa riduzione sia stata accolta positivamente da alcuni settori, altri esprimono preoccupazione per le possibili nuove modalità di pagamento. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha espresso la speranza che la riduzione non sia compensata da un’estensione del canone ai nuovi dispositivi.

Via | Adkronos

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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