T'interessano le OFFERTE? Risparmia con i nostri coupon su WHATSAPP o TELEGRAM!

Le norme sull’intelligenza artificiale minacciano la competitività e la sovranità tecnologica dell’Europa

Se molti pensano che l’AI Act, ovvero l’Artificial Intelligence Act proposto dall’Unione Europea, sia una garanzia e una salvaguardia per le aziende, forse gli stessi devono rivalutare questa affermazione. Al di là del discorso “l’AI ci ruba il lavoro” che è facilmente smontabile, bisogna valutare bene se l’intelligenza artificiale è davvero dannosa per le aziende. La risposta ce la danno loro stesse, visto che stanno criticando le decisioni dell’UE.

Con l’AI Act, molte aziende europee sentono la minaccia: l’intelligenza artificiale non è da combattere

Alcune delle più grandi aziende europee, tra cui Renault, Heineken, Airbus e Siemens, hanno unito le forze per criticare le recenti regolamentazioni sull’intelligenza artificiale approvate dall’Unione Europea. Secondo queste aziende, l’Artificial Intelligence Act potrebbe essere inefficace e avere un impatto negativo sulla concorrenza. In una lettera aperta inviata al Parlamento Europeo, alla Commissione e agli stati membri, oltre 150 dirigenti hanno espresso preoccupazione per il potenziale dell’AI Act di “mettere a rischio la competitività e la sovranità tecnologica dell’Europa“.

intelligenza artificiale

Il 14 giugno, il Parlamento Europeo ha dato il via libera a una bozza dell’AI Act, dopo due anni di sviluppo delle sue regole e di ampliamento per includere recenti progressi nell’IA, come i grandi modelli di IA linguistica (LLM) e i modelli di base, come GPT-4 di OpenAi. I firmatari della lettera aperta sostengono che l’AI Act, nella sua forma attuale, potrebbe sopprimere l’opportunità che la tecnologia dell’IA offre all’Europa di “riunirsi all’avanguardia tecnologica”. Argomentano che le regole approvate sono troppo estreme e rischiano di minare le ambizioni tecnologiche del blocco invece di fornire un ambiente adatto per l’innovazione dell’IA.

Una delle principali preoccupazioni sollevate dalle aziende riguarda le severe regole della legislazione che mirano specificamente ai sistemi di IA generativa, un sottogruppo di modelli di IA che di solito rientrano nella designazione di “modello di base”. Secondo l’AI Act, i fornitori di modelli di IA di base (indipendentemente dalla loro applicazione prevista) dovranno registrare il loro prodotto presso l’UE, sottoporsi a valutazioni del rischio e soddisfare requisiti di trasparenza, come dover divulgare pubblicamente qualsiasi dato protetto da copyright utilizzato per addestrare i loro modelli.

La lettera aperta sostiene che le aziende che sviluppano questi sistemi di IA di base sarebbero soggette a costi di conformità e rischi di responsabilità sproporzionati, che potrebbero incoraggiare i fornitori di IA a ritirarsi completamente dal mercato europeo.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
XiaomiToday.it
Logo