Se gli smartphones potessero andare in tribunale a difendersi contro abusi e molestie, probabilmente Zack Nelson aka JerryRigEverything avrebbe l’ergastolo…più volte. Sono centinaia i devices che lo youtuber sevizia e ieri è stato il turno del Redmi K20 Pro, che noi conosciamo in Europa come Mi 9T Pro. Le differenze tra i due non ci sono, dunque possiamo dire che il test vale per due dispositivi, e quindi due punti a favore di Xiaomi che anche in questo caso ha fatto un lavoro eccellente per quanto riguarda il fattore resistenza. Se volete vedere lo youtuber in azione skippate il video al minuto 2:20.
JerryRigEverything abusa del Redmi K20 Pro/Mi 9T Pro, ma lui resiste
Il video inizia con un paragone che può sembrare un po’ strano e che il noto seviziatore porta avanti per tutta la sua durata: lo smartphone di casa Redmi viene paragonato al Samsung Galaxy Note 10. Ora, se da una parte questo confronto risulta assurdo, dall’altra parte dobbiamo riconoscere un merito al sub-brand di Xiaomi che è riuscito a fare un lavoro eccellente e essere paragonato addirittura ad un dispositivo di quel livello. Questo non vuol dire che è il migliore, ma affiancare due smartphones uno da circa 800€ e l’altro da circa 35o€ è sintomatico di qualità.
Passando alla parte più interessante Zack comincia come di consueto con lo scratch test del display con punte di diversa durezza e possiamo vedere come il Redmi K20 Pro resista fino al livello 6; da qui in poi cominciano ad essere evidenti i graffi sul vetro di tipo
Gorilla Glass 5Ma quello che tutti vogliono sapere, più della resistenza del display, è la resistenza del comparto fotografico che è composto da tre sensori posteriori e uno anteriore che spunta tramite il meccanismo pop-up. Ebbene, Redmi ha fatto un lavoro degno di nota considerando che per quanto concerne le tre fotocamere poste dietro il taglierino non riesce a scalfire minimamente il vetro. Altrettanto succede con la fotocamera anteriore di cui lo youtuber è letteralmente innamorato: nonostante essa sia ricoperta da uno strato di plastica (e non di metallo come altre parti dello smartphone), essa resiste benissimo e un lavoro ottimo fa il vetro che sta a protezione del sensore da 20 megapixel. Anche questo risulta super resistente al taglierino dell’aguzzino e non si graffia minimamente a contatto con la lama. A livello resistenza del meccanismo che fa uscire la fotocamera, lo youtuber si congratula perché dopo diverse botte da aperta essa non si rompe. Oltre che alle botte, il nostro Jerry “accarezza” stavolta lo smartphone bloccando la testina pop-up all’apertura volendo chiaramente vedere se si può vedere qualche inceppamento o qualche crash (quello che personalmente mi aspettavo): ma niente, anche qui il dispositivo passa l’esame.
Il retro dell’ultimo uscito cin casa Redmi è anch’esso resistentissimo e non si scalfisce al passaggio del taglierino. Stavolta Zack non opta per punte di diversa durezza ma va a lavorare esclusivamente con il taglierino. Dunque retro rosso psichedelico e fotocamere posteriori da 48 + 12 + 8 megapixel non battono ciglio al passaggio della lama e anche per loro il test è superato.
Un altro punto che è molto interessante vedere è la resistenza del vetro anteriore nella parte più bassa, dove è posto il lettore di impronte digitali: la differenza che lo youtuber fa è, come detto, col Galaxy Note 10 di Samsung che monta un sensore biometrico ultrasonico a differenza di uno di tipo ottico portato dal K20 Pro. Nonostante la differenza entrambi sono eccellenti ma Zack si sente di complimentarsi con Redmi per il lavoro svolto poiché nonostante i graffi con una punta di livello 7 lo sblocco funziona senza alcun problema.
Se eravate indecisi sull’acquistare o meno un Redmi K20 Pro, o Mi 9T Pro che dir si voglia, sappiate che a livello di resistenza non ha (forse pari) e andate sul sicuro.
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