Gli ultimi studi sulla salute hanno dimostrato che sono centinaia di milioni i casi in cui la piaga del diabete non viene rilevato, un numero decisamente elevato considerando che la tecnologia odierna rispetto ad un decennio fa ha fatto passi da gigante. Naturalmente sono indubbiamente i fattori genetici a scatenare la malattia ma anche una cattiva alimentazione e la mancanza di attività fisica. Ma quello che vi sto per rivelare è abbastanza innovativo, infatti a quanto pare basterebbe uno smartwatch o meglio una fitness band a permettere il rilevamento della malattia. Attenzione il problema diabete non verrà risolto, in quanto è una malattia da cui non si guarisce, ma identificare il fatto di avere una malattia così brutta tramite un semplice gadget indossabile è davvero una rivoluzione e perchè no un piccolo salvavita per coloro che non sanno di esserne affetti.
Lo studio effettuato da Cardiogram ha coinvolto 14000 utenti dotati di Apple Watch, Android Wear e fitness band in generale. Utilizzando i dati rilevati dal sensore per la frequenza cardiaca degli smartwatch abbinato ad un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale, i medici coinvolti nello studio hanno potuto stilare una sorta di rete neurale chiamata DeepHeart in grado di identificare i malati o meno di diabete. Questo potrebbe permettere anche future applicazioni da associare al software dei wearable come utili strumenti per la rilevazione dei primi segni del diabete.
In particolare lo studio ha evidenziato che i soggetti con bassa variabilità della frequenza cardiaca condizionati da un valore alto della stessa a riposo sono predittori di chi svilupperà il diabete entro 12 anni. DeepHeart inoltre è in grado di rilevare con elevata accuratezza la fibrillazione atriale, ipertensione ed apnea notturna. Senza entrare troppo in tecnicismi medici tutto ciò significa che il tuo wearable se dotato di sensore della frequenza cardiaca e funzioni di conta passi (anche la più semplice Xiaomi Mi Band 2) può essere uno degli strumenti per vedere se sei a rischio di contrarre il diabete in base al tuo stile di vita corrente. E sfruttando queste informazioni ho deciso di proporre una sfida con me stesse supportato dall’ottimo AmazFit BIP, una sfida di dimagrimento che potete visionare qui sotto.
Apple è già al lavoro per creare dei sensori diabetici non invasivi da inserire sui propri dispositivi, quindi il passo di vedere questa tecnologia anche sui wearable Android è davvero breve.