Primo Contatto
Probabilmente vederlo nero questo Ticwatch S2 lo farebbe sembrare più compatto anziché in bianco come quello che ho al polso, ma è bello soprattutto per la forma della ghiera posta sul quadrante e per la trama del cinturino.
Argomenti di questo articolo:
Dettagli tecnici
La seconda generazione di questo smartwatch fa un upgrande hardware: abbandona i Soc di casa Mediatek a favore dei più blasonato Snapdragon Wear di Qualcomm, più performante e meno energivoro; invariato invece rispetto al modello precedente i tagli di memoria: 512MB di RAM e 4GB di archiviazione e il display AMOLED da 1,39″ con risoluzione 400×400 px. Anche il comparto wireless è in continuità con il passato, con bluetooth 4.1 e wi-fi b/g/n. Ma le novità non sono finite! 415mAh di batteria che mi hanno permesso di utilizzarlo per due intere giornate e la particolare resistenza alle condizioni ambientali: grazie alla certificazione MIL-STD-810 questo Ticwatch S2 è particolarmente resistente a urti e polvere, all’utilizzo tra i -20° e 55° e in acqua a ben 5ATM.
Software
Come è solito nei dispositivi di casa Mobvoi, il sistema operativo adottato è il Wear OS by Google sempre estremamente fluido e convincente con un set di app della casa molto interessanti. La grande novità presentata su questo dispositivo è TicMotion con un algoritmo avanzato per il monitoraggio delle attività in modo sempre più preciso e soprattutto con la possibilità di tracciare le sessioni di nuoto.
Esperienza d’uso
Bello da vedere e comodo da indossare, complice il cinturino da 22mm in assoluto i più morbido ed elastico che abbia mai indossato. Tutte le attività sono tracciate in modo attendibile e puntuale e senza perdere una notifica.
Conclusioni
Sebbene il design si presta a tutti gli utilizzi, è chiaro che questo Ticwatch S2 nasce per gli sportivi. Non è solo il look a renderlo così settoriale ma anche tutte le nuove funzioni in grado di renderlo uno strumento infallibile per atleti di tutti gli sport, anche in acqua o quelli esposti alle condizioni ambientali ambientali più estreme.