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Cambiamenti in arrivo: Xiaomi annuncia nuovi standard per app AI!

In un mondo in cui la tecnologia sta avanzando rapidamente, Xiaomi ha fatto un passo importante. L’intelligenza artificiale non deve arrivare al punto di controllare l’uomo o metterlo in pericolo. Infatti oggi, l’azienda ha annunciato che le app che coinvolgono i servizi di “sintesi profonda” dell’IA devono fornire specifiche qualifiche. Ma cosa significa esattamente questo? Scopriamolo insieme.

Xiaomi alza l’asticella: requisiti specifici per le app con sintesi profonda dell’AI

Per promuovere lo sviluppo sano e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale generativa, Xiaomi, in collaborazione con sette dipartimenti, ha annunciato l’implementazione di nuovi standard. Le app che utilizzano servizi di sintesi profonda dovranno aderire a una serie di standard di qualificazione.

  • Le app correlate dovranno essere registrate per i servizi di informazione su Internet e fornire informazioni dettagliate
  • Dovranno fornire un rapporto di valutazione della sicurezza dell’app
  • Dovranno fornire una copia dell’approvazione dalla piattaforma di gestione della sicurezza su Internet a livello nazionale
  • Dovranno fornire uno dei seguenti requisiti: certificato di diritto d’autore del software, certificato elettronico di diritto d’autore dell’app o certificato di autenticazione del diritto d’autore del software
  • Dovranno fornire una licenza ICP o una registrazione ICP
xiaomi ai

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Stando a quanto dichiarato dall’azienda, questi standard saranno implementati ufficialmente il 15 agosto 2023, con un periodo di pubblicazione di 5 giorni. Durante questo periodo, verranno seguite le norme esistenti. Il comunicato è stato diramato oggi tramite le fonti ufficiali e prima che prenda effettivamente vita, deve passare qualche giorno. Gli sviluppatori sono già a lavoro in tal senso.

Xiaomi ha dichiarato che tutte le app che soddisfano questa definizione dovranno aderire a tutti gli elementi di controllo negli standard. Se un’app non supera il controllo, non potrà essere pubblicata sullo Xiaomi App Store. Se un’app supera il controllo ma successivamente si scoprono problemi, verrà rimossa dallo store.

Ma detto ciò: cosa significa per gli utenti? In realtà nulla. O meglio, questi provvedimenti servono a salvaguardare l’utente finale se proprio vogliamo dirla tutta. Vien da sé che tutte questi cambiamenti avranno un effetto solamente sul Xiaomi App Store cinese: in Europa una regolamentazione del genere ancora non esiste, anche se ci siamo arrivando.

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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