Una cosa su cui i vari produttori di smartphone e componenti per tali, sembrano essersi arenati è la tecnologia impiegata alle batterie per alimentare i vari device. L’unico sviluppo sembra provenire da parte di Qualcomm con la sua tecnologia Quick Charge arrivata alla versione 4+, che seppur abbia alle spalle già un anno e mezzo, sembra quasi introvabile sugli smartphone di ultima generzione.
Si possono dunque contare sulla dita di una mano gli smartphone che sono compatibilii con il Power Delivery 3.0 nonchè la Quick Charge 4+ di Qualcomm, ma tra questi dispositivi a dominare la scena c’è proprio la nostra amata Xiaomi, la quale può contare ben sei smartphone certificati ufficialmente allo standard di ricarica rapida. Praticamente un terzo della totalità degli smartphone che attualmente sono compatibili con questa tecnologia, considerando che sono in totale 18 e che sono realizzati da 9 diversi produttori.
Xiaomi detiene il record di smartphone certificati dallo standard Quick Charge 4+
Senz’altro è un bel vanto quello di Xiaomi che schiera in prima linea i modelli Mi 8, Mi 8 Explorer Edition, Mi 8 Pro, Mi A2, Mi Mix 3 e POCOPHONE F1 mentre i restanti smartphone appartenenti a questa scuderia di testimonial del Quick Charge 4+ sono: AGM X3, BQ Aquaris X2 e X2 Pro, LG G7 ThinQ, LG V40 ThinQ, Nubia Z17 e Z18, Razer Phone e Razer Phone 2, Qiku N7 Pro, Smartisan R1 e ZTE Axon Pro 9.
In molti hanno provato invece a sviluppare una propria tecnologia di ricarica rapida, come OPPO, Huawei e OnePlus e si vocifera che anche Xiaomi potrebbe pensare a qualcosa di simile. Ma in realtà Lei Jun sembra essere più conservativo da questo punto di vista, poiché Xiaomi riesce a sfruttare meglio gli standard presenti e d’altronde meglio non rischiare come fatto a suo tempo per il processore proprietario (ricordate tutti il Surge S1?). Ricordiamo che rispetto allo standard precedente il Quick Charge 4+ garantisce una riduzione dei tempi di ricarica del 15% e un contestuale miglioramento dell’efficienza del 30%.