Xiaomi è diventata sinonimo di innovazione. Ma chi avrebbe mai pensato che i dispositivi del brand potessero diventare oggetto di un episodio di contrabbando che evoca ricordi di trame oscure e storie criminali, specialmente quando coinvolge una vettura iconica come la Fiat Uno, spesso associata alla famigerata Banda della Magliana in Italia? Ok, il paragone è sicuramente esagerato ma è una faccenda curiosa visto che ci troviamo in Brasile.
Sequestro di 40 smartphone Xiaomi in Brasile: ecco cosa è successo
La Rodovia MT-251, che serpeggia tra Cuiabá e il pittoresco comune di Chapada dos Guimarães in Brasile, è stata testimone di un evento che ha destato non poco scalpore. Durante un tranquillo pattugliamento notturno, gli agenti del Batalhão de Trânsito Urbano e Rodoviário hanno notato un’attività sospetta. Un autobus e una Fiat Uno, apparentemente innocui, fermi sul lato della strada.
Il ritorno degli agenti sul luogo ha rivelato che l’autobus aveva rapidamente lasciato la scena, mentre il conducente della Fiat Uno, visibilmente agitato, ha cercato di giustificare la sua presenza. Dichiarandosi autista di un servizio di trasporto, ha ammesso di aver consegnato una valigia al conducente dell’autobus, ma ha evitato di fornire dettagli sul suo contenuto.
La trama si è infittita quando, seguendo l’autobus e fermatolo vicino a un complesso residenziale, gli agenti hanno fatto una scoperta sorprendente. All’interno della valigia, ben 40 smartphone Xiaomi, tutti sigillati e privi di documentazione fiscale. Una quantità notevole di dispositivi di alta gamma, destinati a un viaggio clandestino verso lo stato del Maranhão.
La popolarità e la domanda di prodotti Xiaomi hanno evidentemente creato un mercato nero. Questo episodio sottolinea l’importanza di acquistare dispositivi tecnologici solo da rivenditori autorizzati e di evitare offerte troppo allettanti che potrebbero nascondere storie complesse.
