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Xiaomi e il futuro dell’AI: cosa c’è da sapere del suo approccio unico

Xiaomi sta emergendo come un pioniere nell’ambito dell’intelligenza artificiale (AI). L’azienda cinese, nota principalmente per i suoi smartphone e dispositivi smart, ha recentemente svelato dettagli cruciali sulla sua strategia AI. Questa strategia non solo mira a rivoluzionare l’esperienza utente, ma anche a ridefinire come l’intelligenza artificiale può essere implementata in modo efficiente e sicuro. Andiamo a vedere in dettaglio l’approccio unico di Xiaomi all’AI, la sua visione e come sta affrontando sfide come costi, privacy e prestazioni hardware.

L’annuncio rivoluzionario di Xiaomi sull’AI

Durante il suo discorso annuale tenuto nell’agosto 2023, Lei Jun, il CEO di Xiaomi, ha annunciato per la prima volta il grande modello AI dell’azienda. A differenza di altre aziende tecnologiche che si concentrano sull’espansione dei parametri dei loro modelli IA, Xiaomi ha adottato un approccio più equilibrato. L’azienda ha sviluppato un modello con 1,3 miliardi di parametri che può essere eseguito localmente sugli smartphone degli utenti. A tal proposito ricordiamo come in questo video l’azienda ha mostrato il funzionamento del suo modello generativo di AI su mobile. Questa mossa è rivoluzionaria in quanto permette un’elaborazione dati più rapida e sicura, riducendo la necessità di connessioni a server remoti.

xiaomi ai su smartphone

L’approccio ibrido e flessibile di Xiaomi all’AI

Wang Bin, il direttore del laboratorio IA di Xiaomi e capo scienziato per la elaborazione del linguaggio naturale (NLP), ha fornito ulteriori dettagli in un’intervista recente. Ha sottolineato che Xiaomi crede in un approccio ibrido all’IA. Questo significa che l’azienda intende utilizzare una combinazione di modelli grandi e piccoli, generali e specializzati, per fornire un’esperienza utente ottimale.

Per meglio comprendere questo concetto, prendiamo come esempio l’assistente vocale di Xiaomi, noto come “Xiao Ai”. In una tipica configurazione, un modello IA grande e potente nel cloud potrebbe gestire compiti complessi come il riconoscimento del linguaggio naturale e l’analisi semantica. Tuttavia, per operazioni più semplici come il controllo del volume o l’apertura di un’app, un modello IA più piccolo e meno esigente in termini di risorse potrebbe essere eseguito direttamente sul dispositivo dell’utente.

L’obiettivo è di bilanciare le esigenze di scala del modello con i requisiti hardware. Ad esempio, mentre un modello grande potrebbe offrire prestazioni superiori, potrebbe anche consumare più energia della batteria e richiedere una connessione Internet stabile. D’altro canto, un modello più piccolo potrebbe funzionare in modo più efficiente, ma potrebbe non essere in grado di gestire compiti più complessi.

Le considerazioni di Xiaomi su costi, privacy e rete

Uno degli aspetti più interessanti della strategia IA di Xiaomi è l’attenzione ai dettagli, specialmente per quanto riguarda i costi e la privacy. L’azienda è pienamente consapevole che l’uso intensivo del cloud può essere sia costoso che potenzialmente insicuro. Per affrontare queste sfide, Xiaomi sta esplorando l’uso dell’elaborazione a bordo, noto anche come edge computing, come soluzione alternativa.

Cosa è l’edge computing

L’edge computing è una tecnologia che permette di spostare l’elaborazione dei dati più vicino alla fonte da cui essi provengono, piuttosto che inviarli a un data center o a un server cloud centralizzato. In termini semplici, significa che i dispositivi come smartphone, sensori IoT o qualsiasi altro dispositivo connesso possono elaborare i dati direttamente sul dispositivo stesso o su un server locale.

Questo riduce la latenza, migliora la velocità di elaborazione e può anche migliorare la sicurezza dei dati, poiché le informazioni sensibili non devono essere trasmesse attraverso la rete. L’edge computing è particolarmente utile in scenari in cui la velocità e la privacy dei dati sono cruciali, come nel caso delle applicazioni di riconoscimento facciale, dei veicoli autonomi o dei sistemi di monitoraggio della salute in tempo reale.

cosa è l'edge computing

Tornando a noi, immaginiamo uno scenario in cui un utente sta utilizzando un’applicazione di riconoscimento facciale su un dispositivo Xiaomi per sbloccare una serratura smart. In un modello tradizionale basato sul cloud, i dati del viso dell’utente sarebbero inviati a un server remoto per l’elaborazione, il che potrebbe comportare rischi per la privacy e costi aggiuntivi per il trasferimento dei dati. Tuttavia, con l’elaborazione edge computing, questi dati possono essere elaborati direttamente sul dispositivo, eliminando la necessità di trasmettere informazioni sensibili attraverso la rete e riducendo così i costi e i rischi per la privacy.

Il futuro del brand nel campo dell’AI

Xiaomi non è una società che si riposa sugli allori. Ha piani ambiziosi per il futuro, inclusi investimenti significativi in tecnologia. L’azienda ha annunciato un investimento di 100 miliardi di yuan nei prossimi cinque anni, suddiviso in 12 campi tecnologici e 99 sotto-categorie. Questo dimostra l’impegno di Xiaomi a rimanere all’avanguardia nel settore tecnologico, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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