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Hai smarrito qualcosa? Google diventa il tuo Sherlock Holmes digitale con ‘Trova il mio dispositivo’

I nostri dispositivi inseparabili a volte ci giocano brutti scherzi, sparendo inspiegabilmente (più o meno). Google, con un nuovo servizio che sembra uscito da un romanzo di fantascienza, promette di venire in nostro soccorso. Con la sua ultima innovazione, ‘Trova il mio dispositivo’, il colosso della tecnologia rende un po’ meno stressanti queste piccole grandi perdite quotidiane.

‘Trova il mio dispositivo’ di Google: un nuovo alleato nella ricerca degli oggetti smarriti

‘Trova il mio dispositivo’ di Google segue le orme della rete ‘Dov’èdi Apple, ma porta con sé alcune innovazioni e considerazioni sulla privacy che meritano attenzione. La tecnologia sfrutta il Bluetooth e una vasta rete di dispositivi per aiutarci a trovare ciò che abbiamo perso, anche quando sembra impossibile.

Come funziona? Se perdiamo le chiavi con un tracker Bluetooth, altri smartphone Android nelle vicinanze “ascoltano” il segnale di quest’o rilevatore. Tali segnali vengono poi usati per darci un’idea di dove si trovano le chiavi, anche se sono fuori dalla nostra vista. Google insiste molto sulla sicurezza e la privacy di questo processo: ogni informazione viene crittografata, quindi solo noi e chi abbiamo autorizzato possono vedere dove si trova l’oggetto smarrito.

La preoccupazione principale di Google è stata garantire che questo sistema rispettasse la privacy. Per questo, ha implementato delle misure di sicurezza come la crittografia end-to-end e l’anonimato dei dispositivi che aiutano nella localizzazione. Hanno anche previsto dei limiti su come e quando un dispositivo può essere trovato per proteggere la privacy in luoghi più isolati o personali.

La rete funziona meglio quando ci sono molti dispositivi Android vicini, un tentativo di rendere difficile il tracciamento delle persone in spazi privati. con ‘Trova il mio dispositivo’ Google ha anche introdotto delle notifiche per avvisarci nel caso in cui un tracker sconosciuto si muova con noi, una precauzione contro eventuali tentativi di stalking.

La novità più eccitante è forse la promessa che anche gli smartphone possono essere trovati tramite questa rete, anche quando sono offline o spenti, grazie a tecnologie specializzate presenti in alcuni modelli come i Pixel 8 e Pixel 8 Pro. Questo amplia enormemente le possibilità di recupero dei dispositivi smarriti.

Nonostante il servizio di localizzazione sia la novità del giorno, Google non ha ancora lanciato i propri tracker Bluetooth.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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