Ormai è cosa nota che lo Xiaomi Mi A1 rappresenta il primo dispositivo Android One dell’azienda cinese. Android One è un progetto che mira a fornire dispositivi alimentati da una build Android più economici rispetto a quelli in cui la personalizzazione del produttore incide sui costi finali. Xiaomi Mi A1 è stato quindi lanciato con una versione near stock di Android Nougat con la promessa di ricevere un aggiornamento Android Oreo. Infatti, dopo aver cercato beta tester, Xiaomi ha iniziato a rilasciare l’aggiornamento ad Oreo per il suo Mi A1 ad un gruppo selezionato di utenti. L’aggiornamento aggiunge molte caratteristiche tipiche di Android Oreo come la modalità picture-in-picture, l’Autofill API e altro, ma aggiunge anche una funzionalità inaspettata, ossia la ricarica rapida.
I dispositivi Xiaomi sono noti per le loro batterie dalla buona capienza e dall’ottima autonomia ma in genere non supportano la tecnologia Quick Charge di Qualcomm pur avendone le capacità hardware: Xiaomi Mi A1 non fa eccezione. Con la versione beta di Android Oreo, il sito tecnologico indiano Telecomtalk ha confermato che il dispositivo ha ricevuto il supporto per la ricarica rapida nell’ultimo aggiornamento.
Il dispositivo si carica al 100% in circa 92 minuti in base al test, molto più rapidamente delle attuali 2 ore circa. Va notato che il sito Web ha testato questa nuova funzionalità di ricarica rapida utilizzando il caricatore per OnePlus 5T e non il caricatore di serie fornito con Xiaomi Mi A1.
Altri dispositivi Xiaomi hanno ricevuto funzionalità di ricarica rapida tramite mezzi non ufficiali , quindi è bello vedere come Xiaomi stia aggiungendo la funzionalità in una versione ufficiale del software. La ragione per cui il dispositivo probabilmente non è stato spedito con la tecnologia di ricarica rapida a bordo è perché mentre l’hardware è presente, Xiaomi probabilmente non ha pagato a Qualcomm la licenza per utilizzare la tecnologia Quick Charge. Inoltre, poiché non sono ancora state rilasciate sorgenti del kernel per il dispositivo, gli sviluppatori non sono stati in grado di apportare tali modifiche da soli.
