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Il ritorno degli smartphone essenziali: la semplicità è di tendenza

Non è un segreto che la nostra era digitale è dominata da smartphone sempre più avanzati. Tuttavia, un’analisi recente di Counterpoint Research suggerisce un ritorno alle origini. Gli smartphone con funzionalità essenziali, noti come “feature phone“, stanno guadagnando popolarità. Ma perché questa tendenza sta emergendo proprio ora? La società di analisi è andata a comprendere le ragioni dietro questa crescente nostalgia e le implicazioni per il futuro del settore mobile.

Il contesto: mercato smartphone in evoluzione

Il mercato degli smartphone è in continua evoluzione, con nuovi modelli che debuttano quasi ogni mese. Marchi come Samsung, Xiaomi, Motorola e Honor stanno spingendo i limiti della tecnologia, offrendo dispositivi con fotocamere di alta qualità, display impressionanti e una potenza di calcolo senza precedenti. Tuttavia, accanto a questi giganti della tecnologia, sta emergendo un segmento di mercato inaspettato: i feature phone. Secondo le previsioni di Counterpoint, le vendite di questi dispositivi semplici ma funzionali potrebbero raggiungere 2,8 milioni di unità nel 2023. Questo è particolarmente notevole considerando che solo pochi anni fa, questi dispositivi erano quasi scomparsi dal mercato.

smartphone feature phone

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Perché il ritorno ai feature phone?

La risposta potrebbe risiedere in una crescente esigenza di “disintossicazione digitale”. Le nuove generazioni, in particolare la Gen Z e i millennials, stanno diventando sempre più consapevoli degli effetti negativi che un uso eccessivo di smartphone e social media può avere sulla salute mentale. Hashtag come #bringbackfliphones su TikTok hanno accumulato milioni di visualizzazioni, e non è raro vedere giovani influencer che fanno l’elogio delle virtù della vita “offline”. Questo desiderio di disconnessione sta alimentando un rinnovato interesse per i feature phone, che offrono una via di mezzo tra la completa disconnessione e l’iperconnettività degli smartphone moderni.

I feature phone sono noti per la loro semplicità e accessibilità. Con prezzi che partono da soli 20 € per modelli con contratti prepagati e che arrivano fino a 100 € per dispositivi sbloccati, rappresentano un’opzione economica per chiunque. Marchi come TCL e HMD Global (Nokia, ad esempio) sono i leader di mercato, ma anche nuovi arrivati come Schok e Sonim stanno cercando di farsi un nome. Questi dispositivi offrono funzionalità di base come chiamate, messaggi di testo e persino una fotocamera semplice, ma sono privi delle complicazioni e delle distrazioni dei moderni smartphone.

Le critiche

Tutto bello, ma anche voi capirete che un passaggio radicale e improvviso non è funzionale. Immaginate di passare da uno Xiaomi 13T di prossima uscita ad un banale ma rinnovato Nokia 3310. E badate bene: questi feature phone sono dispositivi recenti ma solo “depotenziati” nelle funzionalità. La critica infatti è che con l’evoluzione della tecnologia ci sono delle feature che sono ormai divenute essenziali, tali per cui neanche i feature phone dovrebbero farne a meno. L’NFC, ad esempio, permette pagamenti contactless, mentre l’eSIM rende più facile cambiare operatore.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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