Come alcuni di voi sapranno, i lettori di impronte digitali sotto lo schermo che abbiamo visto in commercio negli ultimi anni non sono compatibili con tutte le tipologie di display. Di fatto, questi sensori funzionano soltanto con schermi di tipo AMOLED e questo grazie alla mancanza della retroilluminazione che invece abbiamo sui pannelli LCD.
Redmi: In arrivo nuovo sensore di impronte digitali sotto a display LCD
Bene, oggi il vicepresidente di Xiaomi Group e general manager di Redmi, Lu Weibing, ha annunciato su Weibo (il Twitter cinese), che il brand Redmi è riuscito finalmente ad implementare la tecnologia di sensori sotto schermi di tipo LCD.
Allo stesso tempo, Weibing ha anche rilasciato un video demo di un prototipo basato sul Redmi Note 8. Nel video vediamo lo smartphone sbloccato con successo grazie ad un sensore sotto lo schermo e con una rapidità ottima.
Lu Weibing ha poi rivelato alcuni dettagli sulle tecnologie ad oggi disponibili. Spiegando che il principio consiste nel registrare le caratteristiche dell’impronta digitale sullo schermo e dopo passarle al sensore sottostante. Visto che il sensore è sotto lo schermo, bisogna utilizzare una tecnologia ottica o ad ultra suoni per trasmettere il segnale. Questa tecnologia funziona soltanto sui display OLED in quanto quelli LCD hanno, come dicevamo precedentemente, un modulo per la retroilluminazione.
Al momento, i dispositivi con schermi LCD, anche di fascia medio alta, sono stati obbligati ad utilizzare sensori di impronte digitali sul retro o laterali, come ad esempio sull’ultimo Redmi K30. Secondo Lu Weibing però, il team di ricerca e sviluppo di Redmi sarebbe riuscito ad aggirare il problema con un sensore che funziona attraverso schermi LCD. Il sensore sarebbe inoltre già pronto ad andare in produzione di massa.
Come avviene tutto ciò? Grazie ad una tecnologia molto innovativa ad infrarossi ad alta trasmissibilità che migliora enormemente la quantità di luce infrarossa che passa attraverso lo schermo. Quindi abbiamo l’emettitore di raggi infrarossi sotto lo schermo che emette un fascio di luce poi riflesso dall’impronta digitale, tornando indietro attraverso lo schermo e permettendo il riconoscimento.
Adesso non ci è chiaro perché Redmi abbia deciso di spendere tempo e denaro per creare una tecnologia alternativa quando forse sarebbe stato più economico utilizzare un pannello OLED, almeno sulla serie Redmi “K”. Detto questo, se la nuova tecnologia scendesse di prezzo, potrebbe diventare un’ottima opzione per tutti quei dispositivi di fascia medio-bassa per cui un pannello OLED diverrebbe troppo costoso. Parliamo ad esempio della serie Redmi Note e perché no, anche quella Redmi base (Redmi 8 etc..).
