L’imminente avvento del chiacchierato processore Pinecone non è più una sorpresa. Si vociferava da tempo a proposito di un processore sviluppato e prodotto interamente da Xiaomi ed è ormai assodato che il SoC in questione farà la sua comparsa molto presto, alimentando il Mi 5C e probabilmente, in futuro, un numero sempre crescente di dispositivi (potete fare un salto qui per approfondire). L’adozione di questo nuovo processore “fatto in casa” è senza dubbio un grande vantaggio per il colosso cinese, dato che permetterà un risparmio economico non indifferente e consentirà di ridurre la dipendenza da altri costruttori. L’arrivo di Pinecone ha sicuramente attirato l’attenzione di Mediatek (oltre che di Huawei), uno dei principali partner di Xiaomi.
Ad aggravare la situazione dell’azienda taiwanese si è aggiunta la notizia di una possibile partnership tra Qualcomm e Leadcore, principali competitors per quanto riguarda la produzione di hardware dedicato alla telefonia. Secondo le indiscrezioni, questa unione punta allo sviluppo di processori per il mercato low-end, al momento monopolio proprio di Mediatek. La potenza economica di Qualcomm preoccupa e gli equilibri attualmente definiti potrebbero scricchiolare, se i rumors si rivelassero genuini. Alcune teorie dallo stampo complottista parlano di una strategia atta solamente distogliere l’attenzione di MTK dal mercato high end/flagship, principale target di Qualcomm. Le percentuali di share di quest’ultima sui SoC low end non sono esaltanti ed una partnership con Leadcore potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione della serie Snapdragon 200, rivelandosi un’arma a doppio taglio.
Ottimo, la concorrenza fa sol che bene.
La vedo molto male comunque per MTK, chip a cui mi sono affidato una sola volta nella mia vita.