Ieri, il 17 aprile del 2019, la casa produttrice cinese Huawei ha annunciato il nuovo Honor 20i. A seguito della presentazione non potevano mancare i commenti di Lu Weibing, il vicepresidente di Xiaomi Group e general manager del brand Redmi.
Nel primo post sul social cinese Weibo, Lu Weibing ha detto che “Abbiamo dato un’occhiata ai nuovi prodotti dei nostri ‘amici’ e direi che non c’è bisogno di accelerare la finalizzazione del flagship di Redmi”. Aggiungendo poi che “Ci sono già i fratellini Redmi Note 7 e Redmi Note 7 Pro che sembrano bastare”.
Lu Weibing all’attacco, Redmi Note 7 Pro migliore dell’Honor 20i
Ma non finisce qui, Weibing avrebbe poi aggiunto che ringrazia Honor per il riconoscimento del lavoro dei designer dell’ultimo Redmi Note 7 Pro, in quanto il design del nuovo dispositivo è praticamente identico.
Finendo con la pubblicazione di una immagine del Note 7 Pro con tutte le specifiche ed il prezzo.
Design a parte, questo sarebbe il vero punto di forza del Redmi Note 7 Pro rispetto all’Honor 20i. Sul terminale Redmi troviamo infatti un processore Qualcomm Snapdragon 675, 6GB di RAM, 128GB di memoria interna, fotocamera posteriore da 48MP Sony IMX586, batteria da 4000mAh, porta USB Type-C e ricarica veloce a 18W.
D’altro canto, l’Honor 20i equipaggia un processore Kirin 710, 6GB di RAM, 64GB di memoria interna, una batteria da 3400mAh e l’antiquata porta microUSB per la ricarica. Di positivo ha invece la fotocamera frontale da 32MP e le tre posteriori da 24MP + 8MP + 2MP.
L’Honor 20i è disponibile in altre quattro versione, ma quella appena citata ha lo stesso prezzo di vendita del Redmi Note 7 Pro, ovvero 1599 Yuan (210€).
Quindi, alla fine dei conti, dobbiamo ringraziare (o dare la colpa) a Honor di non aver messo fretta a Xiaomi, che con il Redmi Note 7 Pro sembra aver vinto il jackpot, almeno in Cina.
Voi cosa ne pensate di questa diatriba scatenata dal manager di Redmi? Secondo voi ha ragione? Fatecelo sapere nella sezione commenti sottostante!