Ieri Google ha rilasciato ufficialmente il programma Android P Beta. Una delle cose più interessanti è stata l’inclusione per la prima volta di dispositivi non Google. Oltre ai tipici dispositivi Pixel e Nexus, il programma Beta è disponibile anche per Sony Xperia XZ2, Xiaomi Mi Mix 2S, Nokia 7 Plus, Oppo R15 Pro, Vivo X21, OnePlus 6 e Essential PH-1.
La prima cosa da notare è che questa build è fondamentalmente il framework Android di Google. Non è basato su MIUI quindi non ci sono nuove funzionalità non ancora disponibili sui dispositivi Google Pixel. La versione finale di Android P per il dispositivo, tuttavia, includerà anche le modifiche al framework MIUI. Il Mi Mix 2S continuerà quindi a ricevere numerose build per sviluppatori man mano che Google le rilascerà.
Se sperate di eseguire Android P Stock dopo la versione finale, non otterrete di certo queste build da Xiaomi. La società ha riferito che non pubblicherà build Android P Stock dopo la fine dell’anteprima dello sviluppatore. Quindi la domanda è, qual è lo scopo di questo programma beta allora? La funzione principale è che gli sviluppatori che sono interessati a realizzare app per Android P possano utilizzare un Mi Mix 2S come dispositivo di test, relativamente più economico (almeno, rispetto agli altri smartphone di punta che sono stati annunciati come parte del programma).
Tenete presente che questa è ancora un’anteprima per gli sviluppatori, non è abbastanza stabile per essere sfruttata per un uso giornaliero; al momento, la fotocamera secondaria non funziona. Per quelli di voi che sono lo stesso interessati a eseguire questa versione beta P, esiste una singola versione Android P flashable per entrambe le varianti cinese e globale del dispositivo.
Infine, per quelli di voi che si chiedono se Xiaomi Redmi Note 5 Pro o Xiaomi Mi A1 riceveranno la P Developer Preview, purtroppo rimarrete delusi nel sentire che la società cinese non offrirà l’ultima versione del sistema operativo ad altri dispositivi in questo momento.
Qualcomm offre BSP basati su Android P per Snapdragon 636 e Snapdragon 660, quindi sicuramente i dispositivi citati qui sopra possono supportare perfettamente questa beta ma la società sta scegliendo di concentrarsi sul fornire l’anteprima P al suo dispositivo di punta per evitare una diffusione troppo rapida ed incontrollabile.
