La Cina non “sparerà il primo colpo” per quanto riguarda l’incombente guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma ha tutte le intenzioni di vendicarsi se Washington dovesse davvero seguire la sua promessa di implementare circa 50 miliardi di dollari di tariffe per le tecnologie e le proprietà intellettuali cinesi.
La prima ondata di sanzioni che comprende merci provenienti dal paese dell’Estremo Oriente del valore di circa $34 miliardi è destinata ad entrare in vigore domani alle 4:01 AM GMT, cioè il primo pomeriggio nella capitale della Cina. Le restanti $16 miliardi di tecnologie destinate ad essere gravate da tariffe aggiuntive non sono ancora state annunciate da Washington, anche se il governo federale dovrebbe definire tali beni più avanti questa estate.
Il presidente Trump aveva in precedenza promesso di rispondere a qualsiasi tentativo di rappresaglia da parte della Cina. Il presidente degli Stati Uniti ha ripetutamente affermato di avere buoni rapporti con il presidente cinese Xi Jinping, ma secondo l’americano mantenere il deficit commerciale tra le due maggiori economie del mondo non è giusto e deve essere affrontato.
La Cina ha detto che la sua rappresaglia per le tariffe è già stata preparata e andrà in atto immediatamente dopo l’entrata in vigore delle tariffe statunitensi, affermando che non vuole una guerra commerciale e che la Casa Bianca sta effettivamente “aprendo il fuoco” a tutto il mondo con i suoi extra dazi.
Non ci si aspetta che i consumatori americani subiscano alcun effetto a breve termine della guerra tariffaria in arrivo a causa della pesante strategia di indebitamento assunta dal Congresso degli Stati Uniti, ma rimangono di vasta portata le conseguenze di qualsiasi conflitto commerciale prolungato tra tali superpotenze economiche.
I principali produttori cinesi di elettronica di consumo come Huawei e ZTE vedranno probabilmente subire duri colpi alle loro imprese negli Stati Uniti, sebbene le loro operazioni negli Stati Uniti non siano fiorite comunque negli ultimi tempi a causa di motivi indipendenti che vanno dalle preoccupazioni di sicurezza nazionale alle violazioni delle sanzioni commerciali.