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Intelligenza artificiale: perché dovremmo tenere d’occhio gli Emirati Arabi

L’intelligenza artificiale è un campo in rapida evoluzione e, mentre spesso pensiamo a giganti come ChatGPT o Bard di Google, ci sono altre nazioni che stanno cercando di lasciare il loro segno. Gli Emirati Arabi Uniti sono uno di questi protagonisti emergenti. Recentemente, un gruppo affiliato alla famiglia regnante di Abu Dhabi ha presentato quello che sostiene essere il software di intelligenza artificiale più avanzato al mondo. Il suo nome è Jais: sarà una “minaccia”?

Jais: baluardo di innovazione e simbolo di progresso culturale

Jais non è solo un altro software di intelligenza artificiale; è un emblema di progresso tecnologico e ambizione culturale per gli Emirati Arabi Uniti. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale è spesso vista come un dominio esclusivo delle potenze occidentali, Jais rappresenta un passo significativo verso la democratizzazione della tecnologia.

Progettato come modello open-source, Jais (qui il sito ufficiale) è stato sviluppato per essere accessibile a una vasta gamma di utenti. Questo è particolarmente notevole considerando che oltre 400 milioni di persone nel mondo parlano arabo. In un settore dove la lingua inglese è spesso predominante, Jais offre una piattaforma inclusiva che tiene conto delle diversità linguistiche e culturali. Questo è un passo avanti significativo, soprattutto in un momento in cui l’UNESCO ha evidenziato la necessità di promuovere la diversità linguistica nell’ambito digitale.

Inoltre, la sua natura open-source potrebbe avere implicazioni non indifferenti per settori come l’istruzione, la sanità e il governo. Ad esempio, potrebbe essere utilizzato per sviluppare applicazioni educative che aiutano a superare le barriere linguistiche, o per creare strumenti di diagnostica medica più precisi che tengano conto delle specificità culturali e genetiche delle popolazioni arabe.

La sinergia internazionale dietro Jais

L’ascesa di Jais come prodotto di intelligenza artificiale non è un evento isolato, ma piuttosto il risultato di una collaborazione internazionale che incarna l’essenza della globalizzazione nel settore tecnologico. Questa collaborazione ha visto la partecipazione di G42, una società di intelligenza artificiale con sede negli Emirati Arabi Uniti, l’Università di intelligenza artificiale Mohamed bin Zayed di Abu Dhabi e Cerebras, una società californiana che è un nome di riferimento nel campo dell’intelligenza artificiale e del machine learning.

G42 non è solo un’altra società di tecnologia; è un’entità che ha già fatto notizia per il suo impegno nella lotta contro la COVID-19, utilizzando l’IA per analizzare i dati e migliorare le strategie di contenimento del virus.

ai e lavoro intelligenza artificiale

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L’Università di intelligenza artificiale Mohamed bin Zayed, dal canto suo, è la prima università al mondo dedicata esclusivamente all’intelligenza artificiale, e rappresenta un epicentro di ricerca e sviluppo nel Medio Oriente.

Cerebras, con sede in California, è noto per aver sviluppato il più grande chip per l’intelligenza artificiale al mondo, una pietra miliare che ha il potenziale di rivoluzionare l’elaborazione dei dati e l’apprendimento automatico. La collaborazione con una società di questa portata non solo aggiunge un livello di expertise tecnico al progetto, ma anche una portata globale che va oltre i confini regionali.

La lingua: ostacolo trasformato in opportunità grazie all’Intelligenza Artificiale

La lingua è spesso vista come una barriera nell’adozione e nell’implementazione di nuove tecnologie, specialmente in un campo come l’AI, dove l’inglese è la lingua dominante. Tuttavia, Jais cambia questa narrativa, trasformando una potenziale barriera in una straordinaria opportunità.

Focalizzandosi sulla lingua araba, Jais non solo colma una lacuna significativa nel panorama dell’intelligenza artificiale, ma offre anche una piattaforma esclusiva per la vasta comunità di lingua araba, che conta oltre 400 milioni di parlanti. Questo è particolarmente rilevante in un momento in cui l’arabo è classificato come una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite e la quarta lingua più parlata al mondo (maggiori informazioni qui). Nonostante la sua importanza globale, l’arabo è spesso trascurato nei principali progetti di intelligenza artificiale, creando una disparità che Jais cerca di colmare.

Ma la focalizzazione sulla lingua araba non è solo una questione di inclusività; è anche una questione di mercato. Il Medio Oriente è una regione in rapida crescita con un’economia emergente e un crescente interesse per la tecnologia. Secondo un rapporto del World Economic Forum, la digitalizzazione potrebbe generare fino a 95 miliardi di dollari all’anno in valore economico aggiunto entro il 2020 nella regione MENA (Medio Oriente e Nord Africa). Jais, quindi, non solo serve una comunità linguistica, ma anche un mercato in espansione.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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