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Google batte Apple con Video Boost: cosa è e come funziona

Google ha fatto un passo avanti significativo nel mondo della videografia mobile, introducendo una funzione innovativa, Video Boost, con il lancio del suo nuovo smartphone Pixel 8 Pro. Con questa mossa, l’azienda ha messo gli occhi puntati sul trono occupato da molto tempo da Apple in questo settore specifico. Ecco cosa è questa funzione, come funziona e perché è davvero significativa per il ramo mobile.

Cosa è Video Boost di Pixel 8 Pro

Video Boost non è solo una caratteristica di Pixel 8 Pro. E’ una tecnologia che incorpora principi dell’HDR+, un noto metodo per migliorare la qualità delle immagini. Mentre si gira un video alla risoluzione di 4K a 30 fotogrammi al secondo, immaginate di scattare 1.800 foto in un minuto e di fondere scatti con esposizioni diverse per ciascuna di esse.

Il risultato? Un video che vanta un’ampia gamma dinamica, dettagli finemente delineati e una precisione cromatica impeccabile, con un accento particolare sulla riproduzione delle tonalità della pelle.

Un esame visivo tra la qualità video ottenuta con Pixel 8 Pro con Video Boost e quella dell’iPhone 15 Pro Max evidenzia un contrasto notevole, fornendo uno sguardo tangibile sulle prestazioni della nuova funzione di Google nel mondo reale della registrazione video.

Come funziona

La creazione di un video di alta qualità con Video Boost non termina con la conclusione della registrazione. Mentre il nuovo processore Tensor G3 del dispositivo gestisce una parte considerevole dell’elaborazione, il cuore della “magia” risiede nei server di Google. Una volta caricato il video, gli algoritmi specializzati entrano in gioco, eseguendo ulteriori miglioramenti e ottimizzazioni.

L’utente poi riceve una notifica sul proprio Pixel 8 Pro non appena il video ottimizzato è pronto per essere visto. In sostanza possiamo dire che Video Boost agisce come un programma in post produzione, togliendo del carico in locale (sul proprio dispositivo al momento dell’uso) facendo sì che il video stesso sia modificato sui server di Google. E’ questa la grande novità.

Chi può usare Video Boost

Mentre il processore Tensor G3 è una componente anche del Pixel 8 standard, la funzione Video Boost rimane un’esclusiva del modello Pro. Ma perché? In un’intervista, Sonia Jobanputra, direttore del prodotto di Google, ha offerto una spiegazione alquanto criptica. Il costo dell’infrastruttura cloud per far funzionare Video Boost è uno degli elementi chiave, e ciò ha influenzato la decisione di rendere questa funzionalità disponibile solo per Pixel 8 Pro.

Tuttavia, Sonia ha lasciato intravedere la possibilità che, in futuro, anche i possessori di Pixel 8 potrebbero beneficiare di questa tecnologia rivoluzionaria. Chiaro è che questa funzionalità, in ogni caso, rimarrà esclusiva per i dispositivi del brand della ottava generazione (al massimo si potrà arrivare al Pixel 7 Pro). E’ ovvio che gli altri brand come Xiaomi, realme, Oppo, OnePlus e compagnia bella non potranno usufruire di Video Boost.

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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