Whitechapel sarà il processore proprietario di Google Pixel 6. Tempo fa abbiamo trattato tutte le sue caratteristiche conosciute ma oggi, a distanza di mesi, ecco emergere delle specifiche più concrete. Nello specifico, un noto leaker avrebbe spoilerato il processo costruttivo e le prestazioni del processore di Google, che non si piazzerebbe come un parigrado di Snapdragon 888 ma piuttosto di uno Snapdragon 870. Andiamo a vedere tutto quello che c’è da sapere.
Whitechapel sarà il nome del processore proprietario di Google Pixel 6. Ecco le prime specifiche ufficiose: più uno Snapdragon 870 che 888
Sul web sono apparsi alcuni dettagli sul processore di Google, noto come Whitechapel. Dovrebbe costituire la base dei prossimi Pixel 6 e Pixel 6 Pro. Fino ad ora, non c’erano dettagli tecnici su Whitechapel: è stato solo riferito che Google poteva usarlo sulla nuova generazione di smartphone. Ora uno degli addetti ai lavori scrive su Twitter che questo SoC è stato sviluppato utilizzando un processo produttivo a 5 nanometri, ovvero è avanzato quanto l’Apple A14 e lo Snapdragon 888.
Tuttavia, non sarà in grado di competere con quest’ultimo processore Qualcomm. Come riportato, Google scommette non sulle prestazioni complessive, ma su algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning. In sostanza non potenza bruta ma stabilità, come è giusto che sia. L’insider scrive che Whitechapel utilizza GPU Arm Mali: queste GPU sono inferiori in termini di prestazioni alla migliore GPU Qualcomm Adreno e, ovviamente, alla grafica della stessa Apple A14. Forse è a causa della GPU che Whitechapel non è in grado di fornire prestazioni complessive alla pari con lo Snapdragon 888.
Tuttavia, Google ha ancora tutto il tempo per spremere la massima velocità da Whitechapel: Pixel 6 e Pixel 6 Pro dovrebbero essere presentati in anteprima non prima di ottobre.