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Google presenta Gemini e spera di detronizzare ChatGPT. Tre i modelli proposti

L’ultima novità di Google nel campo dell’intelligenza artificiale ha debuttato oggi a sorpresa, nonostante la notizia secondo cui avrebbe slittato al 2024. Questo modello di linguaggio, nato nell’ombra di ChatGPT, si propone come una svolta nel panorama tecnologico. Con caratteristiche all’avanguardia e promesse di integrazioni rivoluzionarie, Gemini farà senz’altro parlare di sé. Ecco ciò che Google ha detto rispetto al nuovo modello linguistico.

Caratteristiche di Gemini, l’ambiziosa risposta di Google a OpenAI

Gemini si presenta con tre varianti: Nano, Pro e Ultra, ognuna pensata per scopi specifici. Questa diversificazione dimostra la versatilità e l’ambizione di Google nel rendere l’AI accessibile a tutti.

  • Gemini Nano è una versione più leggera, ideale per l’utilizzo offline su dispositivi Android come il Google Pixel 8 Pro
  • Gemini Pro, più robusta, è destinato a potenziare i servizi AI di Google, incluso Bard
  • Gemini Ultra, il più potente dei tre, è progettato per data center e applicazioni aziendali
google gemini

Una delle caratteristiche più interessanti di Gemini è la sua capacità multimodale. A differenza di altri modelli focalizzati solo sul testo, Gemini può comprendere e interagire con video e audio. Un po’ come ha iniziato a fare ChatGPT qualche mese fa. Questo approccio integrato promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia, aprendo nuove frontiere nell’apprendimento automatico.

Stando alle informazioni fornite da Google, oltre alle sue capacità il modello linguistico brilla per efficienza. Addestrato sui Tensor Processing Units di Google, offre prestazioni superiori a un costo ridotto. Con l’introduzione di TPU v5p, Google mira a migliorare ulteriormente l’efficienza nel training e nell’esecuzione di modelli su larga scala.

Gemini Nano segna il debutto di Google nel settore dei dispositivi mobili, promettendo di portare funzionalità AI avanzate sui migliori smartphone Android, come il Pixel 8 Pro. Non ci sarà un’app dedicata per accedere a Nano, ma Google intende integrarlo in funzioni esistenti come il riassunto nell’app Recorder e la risposta intelligente in Gboard per WhatsApp. Grazie alla piattaforma AICore, gli sviluppatori potranno sfruttare Gemini Nano, aprendo la strada a nuove entusiasmanti applicazioni.

Salendo di livello, troviamo Gemini Pro, disponibile per sviluppatori e clienti aziendali dal 13 dicembre tramite la nuova API in Google AI Studio o Google Cloud Vertex AI. Google Bard, una piattaforma per prompt basati su testo, già sfrutta Gemini Pro, con piani per estendere il supporto ad altre modalità. Attualmente disponibile in 170 paesi, Google prevede di espandere Bard con il modello Pro in più regioni e lingue.

Passando a Gemini Ultra, ci troviamo di fronte al modello più entusiasmante di tutti. Tuttavia, dovremo aspettare ancora un po’ prima di poterlo utilizzare, poiché Google sta completando rigorosi controlli di sicurezza e affidabilità. Ultra sarà inizialmente disponibile per un gruppo selezionato di clienti, sviluppatori e partner per feedback preliminari, prima di essere rilasciato agli sviluppatori e clienti aziendali all’inizio del prossimo anno. Questo modello è anche previsto per essere integrato in una nuova esperienza avanzata di Bard.

In termini di prestazioni, Google Gemini ha raggiunto risultati impressionanti, superando il 90% nel test MMLU e battendo modelli AI esistenti in numerosi test accademici. Sebbene Gemini Pro superi GPT-3.5, viene a sua volta superato da GPT-4, mentre Ultra ha un vantaggio marginale su GPT-4. Questo pone il modello di Google in una posizione di competitività nel campo dell’IA.

Per quanto riguarda la sicurezza, Google sostiene che Gemini sia stato sviluppato con un forte accento sulla responsabilità e sulla sicurezza, sebbene rimangano questioni aperte sul suo impatto in termini di privacy, etica e impiego lavorativo.

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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