Sicuramente è l’accessorio mobile più venduto al mondo. Ad un anno o poco più dal lancio, avvenuto nel giugno del 2016, la Mi Band 2 ha ottenuto un grosso successo in termini di vendite anche grazie all’introduzione del display, molto richiesto da i fan e dagli utilizzatori del primo modello – o primi modelli che dir si voglia – del braccialetto Xiaomi. Quello che ci aspettiamo questa volta con la prossima generazione di Mi Band, però, è un “upgrade” sostanzioso: non dimentichiamoci che per vedere delle vere novità con Mi Band 2 abbiamo aspettato ben due anni dalla presentazione della prima generazione. Meno degni di nota, invece, furono i modelli intermedi, con soli LED bianchi e con rilevatore del battito cardiaco rispettivamente.
Ci sentiamo quindi di dire che il prossimo aggiornamento della smartband Xiaomi meglio riuscita possa essere svelato nel corso del 2018, portando con sé tante innovazioni a distanza di due anni da Mi Band 2. Ma cosa aspettarsi quindi?
I rumors più insistenti parlano dell’introduzione della funzione di ricarica wireless: la funzione di estrema comodità, in quanto non costringerebbe l’utente a rimuovere l’hardware dal braccialetto, sarebbe sicuramente ben accetta e probabilmente eviterebbe anche l’usura del braccialetto. A questa, poi, dovrebbe aggiungersi un chip NFC che andrebbe a completare l’offerta di pagamenti in mobilità già prevista da Xiaomi sugli ultimi smartphone, anche se, purtroppo per noi utenti italiani, quest’ultima non sarebbe sfruttabile in quanto compatibile esclusivamente col circuito asiatico Mi Pay.
Altra novità che farebbe molto piacere a tantissimi fan Xiaomi, sarebbe l’implementazione di un modulo GPS che permetterebbe di monitorare al meglio le proprie attività di fitness e, perché no, di potersi dimenticare del proprio smartphone per andare a fare jogging.
Le indiscrezioni, poi, si spostano sulla questione display. Molti fan avrebbero richiesto un display ampio, ma questa soluzione la considero alquanto improbabile dal momento che, col rilascio di Amazfit Bip, Xiaomi ha pressoché coperto quella fascia di mercato degli smartphone dal prezzo altamente competitivo e dalle caratteristiche ottimali. Dunque, perché realizzare un dispositivo identico ad uno che è già sul mercato?
Per concludere questa panoramica veloce, vorrei lasciarvi con una domanda. Avreste ancora il desiderio di acquistare una Mi Band se questa costasse il doppio? O è proprio l’economicità la fonte del successo di questo device Xiaomi?
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Il GPS per quanto mi riguarda sarebbe già un miglioramento sostanziale.
Mi basterebbe già l’aggiunta del cronometro alla mi band 3 per fare un notevole passo avanti in fatto di funzionalità.