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Il diritto alla riparazione diventa legge. L’Italia rimarrà a guardare?

I dispositivi mobili e non sono in costante evoluzione, e con essi emergono nuove problematiche e sfide da affrontare. Una delle questioni più dibattute a livello internazionale riguarda il “diritto di riparazione“, nato da diversi scandali (per così dire) legati all’obsolescenza programmata e alla mancanza di supporto hardware per lungo tempo. Ma cosa significa? E perché è importante parlarne e fare sì che diventi legge in Italia così come in California?

La California fa un passo avanti nel diritto alla riparazione

La California ha recentemente mosso passi significativi per riconoscere e regolamentare il diritto di riparazione. Il Governatore californiano Gavin Newsom ha firmato la legge SB 244, meglio conosciuta come “Right to Repair Act” (Legge sul Diritto di Riparazione). Questa, facilita la pratica della riparazione di dispositivi da parte dei proprietari stessi o di officine di riparazione indipendenti. Tale legge, sostenuta anche da iFixit, potrebbe avere ripercussioni positive per i consumatori in tutto gli Stati Uniti data l’enorme economia della California.

La nuova normativa è più rigida rispetto ad alcune delle leggi precedenti. I produttori sono tenuti a rendere disponibili strumenti, parti, software e documentazione adeguati per sette anni dopo la produzione per dispositivi con un prezzo superiore ai $100. Per quanto riguarda invece i dispositivi meno costosi, questi devono avere gli stessi materiali disponibili per tre anni.

smartphone con diritto alla riparazione ifixit

Susan Eggman, senatrice dello stato della California e promotrice del disegno di legge, ha condiviso il suo entusiasmo affermando: “Sono entusiasta. Questa è una legge di buon senso che aiuterà le piccole officine di riparazione, darà scelta ai consumatori e proteggerà l’ambiente“, in una dichiarazione pubblicata dal CALPIRG (California Public Interest Research Group).

È interessante notare che anche Apple, nonostante un primo tentativo di ostacolare la legge, ha successivamente espresso il proprio sostegno al provvedimento. Inoltre, Google, anch’essa con sede in California, ha confermato di recente che la serie Pixel 8 beneficerà di sette anni di pezzi di ricambio, lo stesso numero stabilito dalla legge californiana.

Qual è la situazione in Italia

Come si colloca l’Italia in questo scenario? Attualmente, non esiste una legge specifica che regolamenti il diritto di riparazione nel Bel Paese. Tuttavia, l’Unione Europea ha avviato dei passi per rendere il diritto alla riparazione più accessibile ai cittadini. La Commissione Europea ha adottato nuove regole che mirano a garantire che numerosi prodotti siano più facili da riparare e riciclare, aumentando così la loro durata di vita e riducendo i rifiuti elettronici. Nel 2022 invece, si è fatto il primo passo nel diritto alla riparazione in Europa.

In assenza di una legge nazionale sull’argomento, gli italiani si trovano quindi ad aspettare l’applicazione diretta di regolamentazioni europee. La situazione potrebbe stimolare un dibattito e un’indagine più approfonditi in Italia, portando forse, in futuro, alla formulazione di una normativa più chiara e definita a livello nazionale che possa garantire  ai consumatori italiani, un ampio diritto di riparazione.

Via | The Verge

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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