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Diritto alla riparazione: l’Europa si esprime e finalmente vota

Lo scorso anno iFixit ha spiegato come le aziende limitano la riparazione degli smartphone. Dispositivi mobili o meno, questa faccenda sta diventando piuttosto seria. I motivi sono molteplici: innanzitutto la crisi dei chip, che fa sì che negli ultimi anni abbiamo trovato sempre meno device nuovi. In secondo luogo il prezzo: complice anche tale crisi, i prezzi sono lievitati e alla rottura di un dispositivo, necessariamente corrisponde l’acquisto di uno nuovo. La Comunità Europea però ha deciso (finalmente) di esprimersi. Vediamo cosa ha detto.

Come funzionerà il diritto alla riparazione dei dispositivi in Europa? Ecco le linee guida proposte ieri dalla Comunità Europea

Prodotti più durevoli e facilmente riparabili“. Questo quanto fondamentalmente ha detto la Comunità Europea nel suo comunicato stampa divulgato ieri. Il nuovo diritto alla riparazione dovrebbe includere prodotti di lunga durata che possono essere riparati. Oltre a questo però, la CE propone una migliore etichettatura e l’estensione della garanzia.

I deputati chiedono che i prodotti siano progettati per durare più a lungo, per essere riparati in modo sicuro e che i loro componenti siano facilmente rimovibili. A tal proposito ricordiamo la proposta di qualche tempo fa per cui, sempre secondo la Comunità Europea, si dovrebbe tornare a smartphone dalle batterie rimovibili. In aggiunta, i deputati sostengono che un diritto alla riparazione adeguato darebbe all’industria e ai consumatori l’accesso gratuito alle informazioni riguardanti la riparazione e la manutenzione.

diritto alla riparazione: la proposta dell'europa
Non si parla solo di riparazione di smartphone, ma di tutti i dispositivi elettronici | Fonte: Unsplash Nikolai Chernichenko

Per quanto riguarda i dispositivi digitali, gli aggiornamenti delle applicazioni dovrebbero essere reversibili e non comportare una diminuzione delle prestazioni, ad esempio negli smartphone. Utile in tal senso la proposta l’ambizioso progetto della Germania per raddoppiare gli aggiornamenti negli smartphone. Inoltre, gli aggiornamenti dovrebbero essere resi disponibili per un periodo di tempo minimo e i consumatori dovrebbero essere pienamente informati, al momento dell’acquisto, su tale disponibilità.

Tra le richieste dei deputati figurano anche:

  • incentivi ai consumatori per riparare un prodotto piuttosto che sostituirlo, come l’estensione delle garanzie o la fornitura di un dispositivo sostitutivo per la durata della riparazione
  • regole armonizzate sulle informazioni ai consumatori, compresi “punteggi di riparazione“, durata di vita stimata, pezzi di ricambio, servizi di riparazione e disponibilità di aggiornamenti software
  • strumenti di etichettatura intelligente come i codici QR
  • un meccanismo di responsabilità congiunta tra produttore e venditore in caso di non conformità dei prodotti
  • requisiti di durabilità e riparazione inclusi in una futura direttiva sulla progettazione ecocompatibile

Foto di copertina | Kilian Seiler on Unsplash

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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