Tutti noi siamo entusiasti quando ci troviamo a scartare la confezione di vendita dello smartphone appena acquistato, per cui abbiamo lavorato sodo per mettere da parte la cifra richiesta. Eppure non ci rendiamo conto che dietro un semplice oggetto tecnologico c’è dietro tanto lavoro, che richiede tantissimi test prima di essere immesso sul mercato. E’ vero, a volte qualcosa sfugge ma Xiaomi e nello specifico nella persona di Lei Jun, ha voluto mostrarci proprio questo lato nascosto.
Parliamo di Xiaomi Lab, un laboratorio speciale dove ogni giorno vengono sottoposti a test hardware circa 1800 dispositivi, per intenderci una mega cantinetta di Galeazzi, dove quotidianamente gli smartphone del brand vengono sottoposti a stress atti a rivelare alcuni errori e quindi relative correzioni.
Xiaomi Lab è il laboratorio dove ogni giorno l’azienda testa 1800 smartphone
Senz’altro Xiaomi ha voluto mostrarci quanto di buono viene intrapreso nella realizzazione dei propri dispositivi e quindi consolidare la propria immagine di brand attento ai dettagli che poi fanno la differenza nel mercato orami saturo di smartphone. L’azienda tramite il suo Xiaomi Lab rinnova costantemente i principi che hanno decretato il successo del brand, ovvero innovazione e qualità, che col tempo hanno permesso di investire in ricerca e sviluppo come in ambito fotografico, tanto che Xiaomi Mi 10 Ultra al momento risulta il miglior camera phone sul mercato.
La cosa che viene spontanea da pensare è, come mai Xiaomi non amplia il proprio laboratorio di test software? In fin dei conti gli utenti si sono innamorati di questo marchio anche e soprattutto per l’interfaccia MIUI arrivata alla dodicesima generazione. Ad ogni modo è bello vedere il coinvolgimento degli utenti, portandoli all’interno delle proprie strutture, seppur in modo virtuale ma soprattutto è bello vedere come sia un dirigente, il più importante, ad intrattenere i propri fans. E voi cosa ne pensate?
