La privacy è attualmente uno dei discorsi più controversi quando si parla di tecnologia. Ci spiano o non ci spiano? Esistono diversi punti di vista che esprimono altrettante opinioni a riguardo. Personalmente credo che per avere una risposta basta guardare le inserzioni di Facebook quando navighiamo nell’applicazione: come fanno ad esserci annunci ci qualcosa che abbiamo nominato poche ore prima? Banalizzando, è molto facile che siamo “spiati”. Ma questo vale solamente per lo smartphone? No, a quanto pare è possibile farlo anche con i robot aspirapolvere come Roborock. Andiamo a vedere i dettagli.
E’ possibile essere spiati tramite Roborock di Xiaomi, lo storico robottino aspira pavimenti? A quanto pare sì, ecco l’esperimento
Uno studio recente ci dice che il robot delle pulizie domestiche potrebbe diventare uno “strumento per il crimine“. Battute a parte, in base a quanto rivelato alla ACM SenSys (International Computer Association Intelligent Sensing System Conference) tenutasi dal 16 al 19 novembre 2020 scorso, sembra che un robot aspirapolvere, nella fattispecie un Roborock di Xiaomi, sia stato trasformato in uno strumento che può spiare gli utenti che lo possiedono. Come? Tramite il sensore LiDAR che permette di calcolare le giuste distanze quando si muove all’interno dell’abitazione.
Sono state le Maryland University e la National University of Singapore a portare avanti questo esperimento intitolato banalmente “Spying with your robot vacuum cleaner“. L‘idea dei ricercatori è quella di utilizzare il sensore LiDAR del componente di navigazione del robot per progettare un nuovo tipo di attacco alla privacy. Ma cosa è di grazia questo sensore? Ne avevamo parlato brevemente qualche tempo fa in riferimento al confronto tra Black Shark e iPhone 12 Pro. In sostanza è una tecnologia permette di trasmettere un segnale al target, confrontare il segnale riflesso con il segnale trasmesso ed eseguire un’elaborazione appropriata in modo da ottenere diversi parametri di riferimento.
Questi segnali “di ritorno” sono trasformabili ovviamente in suoni. Ed è proprio questo che gli scienziati hanno fatto. Attraverso suoni digitali e musicali raccolti nell’ambito di riferimento da altoparlanti di computer e altoparlanti TV, i dati contenevano più di 30.000 sequenze vocali emesse in 19 ore e ricevute dal Roborock. Nirupam Roy, uno dei coautori del documento e professore presso l’Università del Maryland Institute for Advanced Computing Technology (UMIACS), ha dichiarato:
“Dispositivi intelligenti simili sono entrati in migliaia di famiglie, ma il pubblico non si aspettava che anche se questi dispositivi non hanno un microfono, possiamo riadattare i loro sistemi di navigazione per scopi di monitoraggio”
Gli esperti di sicurezza ritengono che le mappe tracciate dal Roborock siano solitamente archiviate nel cloud, il che potrebbe causare problemi non indifferenti nella privacy. Le OEMs potrebbero così ottenere informazioni sulla popolazione, sul reddito e sullo stile di vita.
Fonte | Spying with Your Robot Vacuum Cleaner: Eavesdropping via Lidar Sensors