Era il 12 gennaio di quest’anno quando uscirono le prime indiscrezioni circa un nuovo sensore fotografico che Xiaomi avrebbe potuto montare, in futuro, su un suo device. 256 megapixel, un numero enorme, forse troppo per una fotocamera che deve essere equipaggiata su uno smartphone. Però come sappiamo il nostro amato brand vuole stupire con “effetti speciali” e oggi noi siamo venuti in possesso delle prime foto del supporto al sensore fotografico da 256 megapixel di Xiaomi. Prima di continuare però due precisazioni che dobbiamo fare: NON sono pixel effettivi e NON arriverà quest’anno. Fatte queste premesse, scontate ma obbligatore, procediamo.
Queste dovrebbero essere le prime foto della fotocamera da 256 megapixel di Xiaomi
Un noto blogger cinese ci mostra in anteprima gli scatti di quello che dovrebbe essere il supporto alla fotocamera che integrerà un sensore fotografico mastodontico, erede del Samsung HMX da 108 megapixel che abbiamo visto su Xiaomi Mi Note 10. A detta sua, si tratta del brevetto del brand (prendete tutto con le pinze, anche se è abbastanza affidabile).
Attualmente ci mancano le basi per comprendere il vero funzionamento di questo sensore, ma in questa sede vediamo le foto di quello che sarà il supporto piuttosto che il sensore in sé. Salta all’occhio la sua grandezza come prima caratteristica: dopotutto cosa aspettarsi dall’erede del Samsung HMX? Infatti, abbiamo visto già lo scorso anno quanto fosse grande quest’ultimo (qui l’articolo se volete vedere il teardown ufficiale), qui sotto trovate la fotografia.
Parliamo di eredità ma in tutta franchezza non sappiamo chi sarà il fornitore di questa fotocamera. I candidati sono Sony e Samsung, ma nulla è ancora detto. Continuando con le immagini vediamo che il supporto è formato da più di una sezione. Troviamo infatti tre strati che, sovrapposti, vanno a formare una sorta di alloggiamento per il sensore.
Uno di questi, il più grande, risulta più massiccio degli altri e questo potrebbe indicare che tale sensore soffrirà di una fragilità davvero notevole. Insomma, per il momento è ancora presto per dare dettagli, anche perché non ne abbiamo. Possiamo solamente ipotizzare che la tecnologia a bordo di questo sensore sarà un’evoluzione di quella che è la Quad Bayer: ognuno dei tre colori (rosso, verde e blu) viene suddiviso in quattro parti, consentendo sia di avere due diverse esposizioni all’interno di un gruppo di quattro pixel, sia di essere usati come un classico filtro di Bayer, per aumentare il dettaglio quando la luce è molto intensa (fonte). Nonostante la scarsità di dati in nostro possesso bisogna essere consapevoli dell’esistenza di questi brevetti e di come, nel giro di qualche anno, dovremo abituarci a trovarle tali tecnologie sui nostro smartphone.
