Xiaomi fin dai primi smartphone è stata considerata la regina del rapporto qualità/prezzo, offrendo la tecnologia al giusto prezzo. Le ultime novità nel settore smartphone costringono però a ricorrere per forza a determinati componenti hardware che spesso non sono proprio a buon mercato, costringendo pertanto l’azienda a dover smussare il prezzo in altri modi. Tra le novità tech di moda in questo periodo, troviamo il sensore per impronte digitali posizionato sotto il display, che costringe i produttori ad utilizzare pannelli AMOLED, attualmente l’unica tecnologia a supportare i nuovi sensori.
Xiaomi sembra però stia lavorando ad una soluzione, o meglio una collaborazione che coinvolge ben 160 brevetti riguardanti l’adozione del sensore ID sotto lo schermo LCD. La soluzione al problema sembra essere più vicina di quanto immaginiamo, poichè il problema delle interferenze del segnale del condensatore LCD è stato risolto agendo sul meccanismo di retroilluminazione permettendo quindi che l’immagine dell’impronta digirale possa essere vista in modo chiaro.
Xiaomi svilupperà la tecnologia di impronte digitali integrato nello schermo LCD
Questo permetterà a Xiaomi di proporre dispositivi super competitivi, dotati della migliore tecnologia in circolazione, a prezzi davvero concorrenziali. Infatti attualmente nessuno smartphone di fascia medio-bassa offre un sensore d’impronte integrato nel display, per via dei prezzi proibitivi dei pannelli AMOLED, ma questa nuova tecnologia utilizza un algoritmo con apprendimento continuo, che si traduce in un identificazione dell’impronta digitale in continua evoluzione.
Purtroppo la tecnologia è ancora agli esordi e quindi si esclude il lancio di un nuovo smartphone che utilizzi questa novità. Pertanto continueremo ad assistere a smartphone Xiaomi con sensore ID e display AMOLED, non che la cosa ci dispiaccia considerando il fatto che Xiaomi ha dimostrato al mondo intero che si può offrire al pubblico un top di gamma completo a meno di 500 euro, alias Mi 9. E voi cosa ne pensate?