Dopo un periodo abbastanza lungo in cui i codici sorgenti del kernel dei dispositivi Xiaomi hanno tardato ad arrivare, la situazione sembra essersi sbloccata. Infatti dopo il recente rilascio del kernel dello Xiaomi Redmi Note 4X, la società ha rilasciato anche i codici sorgente per il Mi 6 che di recente ha visto anche l’upgrade dell’aggiornamento ad Android Oreo in versione Global Stable.
Android Oreo per Mi A1 ha generato qualche problema per il Mi A1 mentre per lo Xiaomi Mi 6 sembra filare tutto liscio e questo forse ha spinto l’azienda a rilasciare i codici sorgente per il dispositivo. Xiaomi inoltre ha subito delle accuse relative al fatto di aver violato la licenza GPLv2 del kernel Linux, ma la compagnia di tecnologia cinese ha risolto la questione e può concentrarsi sui futuri dispositivi attesi per questa prima metà del 2018: Xiaomi Mi Mix 2S, Mi Max 3 e Mi 7, tutti dotati di Android 8.0 out-of-the-box che si traduce nel supporto Project Treble che permetterà di avviare una build generica su base AOSP.
DOPO UN PERIODO DI INCERTEZZA XIAOMI STA RILASCIANDO I VARI CODICI SORGENTE DEL KERNEL DEI SUOI SMARTPHONE
Più volte vi abbiamo parlato sul significato del rilascio di un codice sorgente kernel, ma in parole povere proviamo a rispiegarlo. In pratica il codice sorgente del kernel per Xiaomi Mi 6 renderà possibile ai vari sviluppatori e modder di creare una ROM basata su Android Open Source Project oppure di modificare a seconda delle proprie esigenze la ROM già installata sul dispositivo, che nel caso di Xiaomi è altamente personalizzata con l’interfaccia MIUI. Forse ho riassunto il tutto in parole davvero troppo povere ed a questo appunto aggiungo che sarà possibile personalizzare anche il kernel stesso permettendo ad esempio l’overclock della CPU, oppure creare settaggi per l’audio e molto altro. Insomma allo smanettone che non teme nulla rimane solo di pazientare qualche tempo e cominciare a sperimentare i vari lavori che saranno rilasciati dalla grande community internazionale, e se sei tra quelli puoi cominciare a dare un occhio al kernel cliccando qui.
