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Xiaomi rischia di perdere la Finlandia: cosa sta succedendo

Xiaomi sta vivendo momenti di tensione nel mercato finlandese. Nell’ultimo periodo, secondo alcune fonti del Paese, il brand è in difficoltà per quanto riguarda la vendita dei suoi prodotti in Finlandia. Vediamo in dettaglio le ragioni dietro la decisione di diversi operatori di telefonia mobile di sospendere le vendite e le varie reazioni da parte dei rivenditori e del pubblico finlandese.

Cosa succede a Xiaomi in Finlandia

Xiaomi si trova ad affrontare sfide significative in Finlandia. Un recente report di Suomimobiili ha svelato che i tre principali operatori del paese, Telia, DNA, e Elisa, hanno sospeso le vendite dei prodotti Xiaomi. Questa decisione è una risposta diretta alla presenza continua dell’azienda in Russia, che ha suscitato preoccupazioni a seguito degli eventi bellici in Ucraina.

Xiaomi è stata addirittura etichettata come “sponsor internazionale della guerra” dall’Agenzia Nazionale di Prevenzione della Corruzione in Ucraina, mettendo in luce la sua attiva presenza in Russia. Non a caso poco tempo fa abbiamo trattato l’argomento: l’azienda ha iniziato gradualmente a rientrare in Russia. Certo, non può rientrare in maniera diretta ma solamente tramite aziende di terze parti come distributori e quant’altro. In ogni caso, per ora non può vendere prodotti in Russia ma solo iniziare attività di marketing

Quali sono le reazioni degli operatori

Telia, uno degli operatori di telefonia mobile più influenti in Finlandia, ha deciso di interrompere ogni forma di cooperazione con Xiaomi. Questa decisione è stata presa a seguito di un’attenta valutazione delle operazioni di Xiaomi in Russia, che hanno suscitato preoccupazioni etiche e morali. Telia ha quindi optato per non introdurre ulteriori dispositivi Xiaomi nel suo assortimento, limitandosi a vendere quelli già disponibili in magazzino. Questa mossa riflette la volontà di Telia di prendere le distanze da aziende che mantengono legami commerciali con nazioni coinvolte in conflitti internazionali.

Anche DNA, un altro operatore di spicco nel panorama finlandese, ha manifestato la sua opposizione a Xiaomi, ritirando tutti i prodotti del brand dalle sue vetrine. La decisione di DNA è in linea con quella di Telia e sottolinea l’atteggiamento critico degli operatori finlandesi nei confronti delle aziende che non adottano una posizione chiara e decisa in contesti di crisi internazionali. Ha sottolineato inoltre come l’azienda non sia soddisfatta delle azioni del brand cinese e delle sue scelte etiche e commerciali. Sami Aavikko, CEO di DNA, ha inoltre annunciato che DNA non ha intenzione di rifornire le scorte di prodotti.

xiaomi affronta problemi in finlandia

Quali sono le reazioni dei rivenditori

Mentre gli operatori di telefonia mobile in Finlandia hanno adottato una linea dura nei confronti di Xiaomi, i rivenditori Gigantti e Verkkokauppa hanno scelto un approccio diverso, più pragmatico e orientato al mercato. Entrambi i rivenditori hanno dichiarato che, a meno che l’Unione Europea non emetta un divieto formale su Xiaomi, non vedono ragioni valide per interrompere la vendita dei prodotti del brand cinese.

Hanno valutato attentamente la situazione, considerando sia le implicazioni etiche che quelle commerciali. Hanno concluso che, in assenza di restrizioni legali è nel loro interesse commerciale continuare a offrire prodotti Xiaomi ai loro clienti.

Veikon Kone, un altro rivenditore significativo nel panorama finlandese, ha attraversato un percorso decisionale più complesso. Inizialmente, aveva deciso di sospendere le vendite di prodotti Xiaomi, allineandosi così alle preoccupazioni espresse dagli operatori di telefonia mobile. Tuttavia, quando ha osservato che altri concorrenti nel settore retail non avevano adottato misure simili, ha riconsiderato la sua posizione.

Quale sarà il futuro di Xiaomi in Finlandia

Le decisioni e le azioni di Xiaomi in Russia stanno avendo un impatto profondo sulle sue operazioni commerciali in Finlandia che però rischiano di ripercuotersi in tutto il mondo. Questo scenario potrebbe delineare il futuro di Xiaomi non solo nel mercato finlandese ma anche in altri paesi europei, dove la tensione politica potrebbe influenzare le decisioni commerciali.

Per il momento l’azienda cinese non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale ma ci aspettiamo che presto pubblicherà un comunicato stampa per chiarire la dinamica.

Via | GSMArena

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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