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Xiaomi potrebbe ridurre la sua valutazione IPO in borsa

È ormai nell’aria da molte settimane la notizia secondo la quale Xiaomi starebbe per quotarsi per la prima volta in borsa. Anche se non sono state rilasciate informazioni ufficiali dall’azienda, è stato fortemente speculato come la compagnia di Lei Jun voglia chiedere una valutazione di 100 miliardi di dollari, il che si tradurrebbe nella IPO più grande dai tempi di quella del colosso dell’e-commerce Alibaba. Sembra tuttavia che Xiaomi voglia rimanere con i piedi per terra e puntare su una valutazione leggermente più bassa.

Xiaomi punta al ribasso per la sua prima valutazione in borsa!

Leggermente si fa per dire, perché 10 – 20 miliardi di dollari in meno non sono di certo una bazzecola. È un report del Wall Street Journal ad indicare come Xiaomi voglia puntare probabilmente ad una prima valutazione in borsa di circa 80 – 90 miliardi di dollari; nello stesso report si provano a dare anche delle possibili motivazioni di tale presunta scelta.

La prima, secondo il Wall Street Journal, sarebbe lo scarso interesse che nell’ultimo periodo gli utenti stanno avendo nei confronti delle aziende tecnologiche. La paura è che un’azienda come Xiaomi che produce smartphone non riesca a mantenere il suo valore in un mercato in declino, risultando così poco appetibile ad un possibile investitore. È da sottolineare tuttavia, che nonostante le vendite degli smartphone siano calate di molto per tutti i produttori, Xiaomi è l’unica, soprattutto in Cina, che è riuscita a far registrare un trend crescente sotto questo aspetto.

 

xiaomi ipo borsa

 

Appare quindi più plausibile la seconda motivazione fornita dal giornale americano, motivazione appresso riportata.

Sebbene Xiaomi abbia recentemente ribadito di non essere solo un’azienda produttrice di hardware, è innegabile che al momento il suo core business è rappresentato dalla vendita di smartphone ed altri dispositivi di vario genere. Le sue entrate sono dunque sì elevate, ma i margini di profitto, anche alla luce delle recenti volontà della compagnia, sono e saranno comunque limitati.

Allo stato attuale quindi, una compagnia che non può essere messa sullo stesso piano di società di servizi come Alibaba e Tencent, potrebbe risultare nuovamente poco appetibile se dovesse quotarsi in borsa con una IPO di 100 miliardi di dollari.

Personalmente mi trovo molto d’accordo con questa seconda ipotesi. Xiaomi ha da poco cominciato ad offrire servizi come streaming musicale e video, e pian piano ne arriveranno sicuramente altri. È ancora lunga la strada da percorrere per arrivare al livello dei principali competitors, riterrei quindi saggia la possibile scelta della società cinese di puntare ad una IPO più bassa. Voi di che parere siete?


[Fonte]

Christian
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