Per come si è posta Xiaomi nel mercato globale, facendosi conoscere per migliaia di prodotti high tech, ci si aspetta che produca solamente quelli. In realtà non è così perché, soprattutto in Cina, il colosso cinese può essere visto un grande “supermercato” che non tratta solamente prodotti tecnologici quali smartphones, PC o domotica. A seguito della sua espansione in tutto il globo e soprattutto in India, Xiaomi ha avuto occasione di sperimentare e sviluppare una serie di prodottotti base e non high tech decisamente alla portata di tutti, più di quanto già non lo siano quelli tech. In questa sede parliamo di scarpe e, udite udite, scarpe qualunque! Xiaomi Mijia Sneakers 2 infatti rappresentano uno dei pochissimi prodotti del brand a non avere alcun componente elettronico dentro, a differenza del precedente modello di scarpe sportive che montavano un chip.
Xiaomi Mijia Sneakers 2: finalmente un prodotto non tech!
Prendiamoci una pausa e stacchiamoci un po’ dalle notizie degli ultimi giorni che ci riempono di leaks riguardanti smartphone e dispositivi vari. C’è chi parlerà di evoluzione al contrario, visto che in questo prodotto il chip che prima fungeva da contapassi e di conseguenza calcolava distanza percorsa e calorie bruciate è assente. Ce le presenta Xiaomi India tramite questo tweet
Guess what’s coming? #BFF pic.twitter.com/J6VFACcbu1
— Mi India (@XiaomiIndia) 4 febbraio 2019
Si tratta delle stesse scarpe presentate l’anno scorso in Cina, questa volta importate in India e “rebrandizzate”. Secondo le fonti, potrebbero essere disponibili in 4 differenti colorazioni: bianco, blu, grigio e nero. Nonostante siano delle semplici scarpe non-smart, ci sono due caratteristiche che le distinguono dalle altre: innanzitutto, come abbiamo detto, l’assenza di qualsivoglia chip interno che funzionava un po’ come una Mi Band nelle precedenti versioni, ma soprattutto il processo produttivo. Infatti questo prodotto è “monoblocco“: le sneakers sono realizzate attraverso un meccanismo di stampa 3D che unisce 5 materiali differenti in 1, fino a formare la scarpa. Questo garantisce una migliore qualità del prodotto in quanto le parti difficilmente si andrebbero a scollare l’una dall’altra. Il prezzo potrebbe aggirarsi intorno alle 3000 rupie indiane, meno di 40€ al cambio attuale. Oltre a questo le scarpe saranno lavabili facilmente in lavatrice.
Siete delusi? Noi no, perché per differenziare un po’ il mercato al di fuori della Cina (e anche per permettere a tutti di acquistare ad un prezzo irrisorio i prodotti) un prodotto del genere ci voleva. Che ne pensate?
