La sottomarca Mijia di Xiaomi è in continua crescita e l’ampia line-up di prodotti sviluppati, unita ai prezzi contenuti, ha permesso di generare un profitto che varca ampiamente la soglia del miliardo di dollari. Questo è quanto dichiarato da Lei Jun, CEO di Xiaomi, durante il China Mobile Global Partner tenutosi recentemente. I registri resi disponibili indicano che nell’ultimo anno Xiaomi ha investito su ben 77 catene ecologiche, 30 delle quali hanno già sviluppato e rilasciato dei prodotti. Tutto questo senza contare gli smartphones, il software MIUI e gli altri beni che vengono invece creati dal marchio principale e formano il vero cuore del brand.
Un’analisi mostra l’esorbitante numero di gadget venduti dall’azienda che ammonta a più di 100 milioni di unità, suddivise tra power bank (55 milioni) Mi band (23 milioni), auricolari (18 milioni), tastiere (5,5 milioni), videocamere Small Ant (3,3 milioni), e depuratori d’aria (1 milione).
E’ stato inoltre rivelato che Huami technology, eco-partner di Xiaomi, ha venduto accessori indossabili “smart” per un totale di 16 milioni di unità, generando un guadagno di un miliardo e mezzo di yuan. Xiaomi è (chiaramente) intenzionata a sviluppare altri gadget, espandendo ulteriormente la già variegata gamma di accessori, senza snaturare la strategia di mercato caratterizzata dal rapporto qualità prezzo impareggiabile, principale punto di forza del marchio.