Hainan è una provincia insulare della Cina all’estremità meridionale del Paese. È famosa per il clima tropicale, le località balneari e l’entroterra montuoso ricoperto di foreste, ma cosa c’entra con Xiaomi? Tra l’amministrazione comunale e la caompagnia di Lei Jun è stato da poco siglato un accordo di cooperazione, secondo il quale Xiaomi collaborerà con il centro amministrativo della provincia di Haikou e della città di Danzhou nella tecnologia finanziaria, nel cloud computing, nell’IoT (Internet of Things) e in altre aree.
“Speriamo che Xiaomi studierà e snellirà la politica del porto di libero scambio di Hainan, accelererà la pianificazione e la costruzione di sedi regionali e internazionali” è quanto cita il segretario provinciale del comitato del partito, Liu Cigui. La speranza è proprio quella che il gigante tecnologico partecipi attivamente alla vita economica della provincia e promuova lo sviluppo di industrie e imprese correlate a un livello ancora più elevato.
Xiaomi e la provincia di Hainan firmano un accordo di cooperazione
Lei Jun, presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato di Xiaomi, ha sottolineato le grandi prospettive per la regione, sottolineando che “la strategia di sviluppo della società coincide per molti aspetti con la direzione futura dello sviluppo del porto di libero scambio di Hainan”.
Xiaomi, con sede a Pechino, è stata fondata nel 2010. L’azienda è impegnata nello sviluppo di applicazioni mobili, nella produzione di smartphone, laptop, elettronica, nonché elettrodomestici, abbigliamento e altri beni. Nel 2018, la società ha tenuto una IPO alla Borsa di Hong Kong. Insomma i successi del brand li conosciamo tutti, ma questa partnership segna un ulteriore tassello nel puzzle dei successi messi a segno dalla compagnia asiatica.
Il 1 giugno le autorità hanno presentato un piano per lo sviluppo del porto di libero scambio. Secondo il piano, la provincia di Hainan sarà trasformata in una zona doganale speciale. Il governo del Paese intende in generale concludere la creazione del porto di libero scambio sull’isola entro il 2025: entro questa data l’isola dovrebbe dotarsi di un sistema per garantire il libero scambio e gli investimenti. Hainan intende garantire la libertà di commercio e investimenti, la circolazione transfrontaliera di capitali, persone e spedizioni. Chissà quali sviluppi positivi porterà Xiaomi?
