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Xiaomi dimezza la fornitura di smartphone alla Russia, ma non c’entra l’Ucraina

La situazione tra Ucraina e Russia sembra non placarsi per il momento e le ripercussioni sul settore tech e abbiamo affrontate in questo articolo. Tante aziende tecnologiche tra cui Google e OEMs di telefonia come Xiaomi e Huawei stanno facendo il loro. Tuttavia, il nostro amato brand si sta muovendo diversamente da tanti altri. In effetti non sono state imposte sanzioni di nessun tipo e non è stato annunciato il ritiro dal mercato del Paese. Piuttosto Xiaomi ha deciso di muoversi con cautela, dimezzando (per ora) la fornitura di smartphone alla Russia. A comunicarlo è il Financial Times.

Xiaomi fa del suo, ma senza imporre sanzioni: insieme a Huawei ha deciso di dimezzare la sua fornitura di smartphone alla Russia

Xiaomi e Huawei hanno improvvisamente dimezzato i volumi dei loro smartphone spediti in Russia, secondo quanto comunicato dal Financial Times. Oppo, altro colosso cinese della tecnologia ha fatto un passo simile. La cosa che stupisce però è che tutti e tre lo hanno fatto completamente senza preavviso. La decisione è stata presa sullo sfondo del rapido crollo del rublo e delle sanzioni internazionali anti-russe. Tutto questo è stato il risultato di un’operazione speciale nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, il cui inizio è stato annunciato dal presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio 2022.

xiaomi dimezza fornitura smartphone in russia

È importante sottolineare che né Huawei, né Xiaomi, né Oppo hanno annunciato ufficialmente restrizioni di fornitura. Al 10 marzo (data in cui il Financial Times ha divulgato la notizia) non c’erano dati su quanto sarebbero durate le restrizioni e se le società stessero pianificando di lasciare completamente il mercato russo. Attendiamo una risposta ufficiale da Xiaomi, che non tarderà a rilasciare un comunicato stampa.

Secondo il Financial Times in primis Xiaomi ha deciso di limitare le forniture proprio a causa del tasso di cambio del rublo. Le aziende devono aumentare i prezzi per compensare la debolezza storica del rublo rispetto al dollaro, ma è improbabile che i russi siano disposti ad acquistare telefoni cinesi a prezzi gonfiati. È improbabile che le aziende cinesi lascino del tutto il mercato russo perché temono di perderlo in futuro. Attualmente, secondo le statistiche del Financial Times, i russi preferiscono gli smartphone cinesi. Nel quarto trimestre del 2021, Xiaomi ha preso il primo posto e una quota del 31% del mercato russo.

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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