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Riorganizzazione in Xiaomi: Lu Weibing è promosso e Lei Jun lascia la sua posizione di leader in Cina

Come una doccia fredda è arrivata la notizia che Lei Jun ha rassegnato le dimissioni da presidente della società Xiaomi per la Cina, tramite una lettera interna al proprio staff. Pertanto si è resa necessaria una riorganizzazione che arriva a toccare le poltrone di ben 7 dirigenti dell’azienda cinese.

Le spedizioni di smartphone Xiaomi in Cina sono diminuite del 20% su base annua nel secondo trimestre e del 33% nel terzo trimestre con una riduzione della quota di mercato del 9% in sei mesi, secondo i rapporti di Canalys, azienda specialista in ricerche di mercato. Le performance negative sono arrivate quando la rivale Huawei ha aumentato la commercializzazione in patria, visto gli screzi nelle vendite internazionali causate dal divieto di esportazione negli Stati Uniti, registrando una quota di mercato record pari al 42% nel terzo trimestre (dati su suolo cinese).

Tornando alla questione dirigenziale di Xiaomi, Lu Weibing, ex brand manager del marchio Redmi, sostituirà Lei Jun come presidente dell’azienda per la Cina, documentato anche dal quotidiano finaziario cinese Time Weekly.

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Riorganizzazione in Xiaomi: Lu Weibing è promosso e Lei Jun lascia la sua posizione di leader in Cina

Wang Xiang, che era solito gestire gli affari internazionali dell’azienda, viene promosso a Presidente della compagnia, mentre l’ex Presidente Lin Bin viene nominato Vice Presidente del consiglio, secondo la lettera firmata da Lei Jun. L’ex direttore finanziario Shou Zi Chew ora gestisce le attività all’estero dell’azienda.

Il co-fondatore Li Wanqiang, che era responsabile della strategia di marketing e del marchio di Xiaomi, si è dimesso dalla società mentre il vicepresidente senior Qi Yan si è ritirato. Lei Jun ha mantenuto il suo ruolo di presidente dell’azienda e sarà l’amministratore delegato, continuando così con il ruolo che ha già ricoperto.

Ma se in Cina il mercato finanziario ha portato ad una modifica dirigenziale, nel mondo, Xiaomi ha registrato una crescita annua del 5,5% nel terzo trimestre 2019, non esagerata come gli anni precedenti, ma pur sempre un buon risultato. Il rallentamento è dovuto anche al fatto che complessivamente le vendite degli smartphone sono calate dell’8% su base annua, fose dovuto anche alla mancanza dell’effetto WOW. Bene invece in Europa, dove Xiaomi registra un’impennata del 73% nelle vendite.

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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